Nel 2020 in Abruzzo si registra il massimo storico di decessi - 16.296 - dal secondo dopoguerra. Questa una della conseguenze del Covid-19 in regione e, secondo l'ultimo rapporto Cresa, Ufficio Studi dell'Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d'Italia, si tratta dei peggiori dati negli ultimi settant'anni.
In Abruzzo, quindi, lo scorso anno ci sono stati qausi 16.300 mila morti, 1.700 mila in più rispetto all’anno precedente (+11,5%). A livello provinciale Teramo, Pescara e Chieti contano tra i 400 e i 500 morti ciascuna in più del 2019 con un aumento percentuale su base annua tra l’11% e il 16%; migliore la situazione dell’Aquila che registra +242 decessi rispetto all’anno precedente (+6,8%).
Nei mesi di gennaio e febbraio 2020 il numero di morti nel complesso è stato quasi ovunque inferiore rispetto a quello registrato nello stesso bimestre del 2019.
Nel periodo marzo-maggio 2020 (prima ondata dell’epidemia) i decessi a livello nazionale sono stati 211.750, quasi 52,2 mila in più rispetto all’anno precedente (+32,7%). L’Abruzzo vede aumentare i decessi di circa 600 unità (+16,4% pari a quasi tre volte la variazione percentuale della circoscrizione di appartenenza), principalmente concentrati nelle province di Pescara (+275 unità, +33,8%), Chieti (+203 decessi, +18,7%) e Teramo (+105, 12,2%). La provincia dell’Aquila, con un aumento di soli 13 decessi, è stata risparmiata dalla prima ondata.
Il confronto tra i periodi giugno-settembre 2020 (fase di transizione, non funestata dall’imperversare della pandemia) e 2019 evidenzia numeri meno critici, ad indicazione del fatto che il numero i decessi da Covid 19 in quella fase è diminuito. L’analisi mostra un drastico ridimensionamento dell’incremento dei decessi di periodo in tutte le ripartizioni (+3,3% a livello medio nazionale, Nord +2,1%, Centro: +3,7%, Mezzogiorno +4,8%). In Abruzzo (+1,1%), si osservano contrazioni all’Aquila (-4,2%) e Teramo (-3,3%) e aumenti di intensità assai differente a Chieti (+2,5%) e Pescara (+8,6%).
A partire da ottobre, la rapida ed estesa diffusione nella stagione autunnale dell’epidemia Covid-19 ha dato luogo a un nuovo drammatico incremento dei decessi rispetto ai livelli del 2019 (+39,1% a livello Italia superiore al +32,7% della prima ondata). L’Abruzzo conta +1.051 decessi (+29,7%), particolarmente concentrati questa volta all’Aquila (+377 unita, +43,5%) e a Teramo (+292 unità, +36,43%). 24 giu. 2021
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