Coronavirus. Abruzzo. A Pescara e Lanciano i casi più numerosi. Pazienti trasferiti in Rianimazioni altre regioni

Sono 320 i nuovi casi di coronavirus accertati nelle ultime ore in Abruzzo.

Sono emersi dall'analisi di 5.114 tamponi molecolari: è risultato positivo il 6,26% dei campioni.

Undici i decessi, che fanno salire il bilancio delle vittime a 1.894. I più recenti sono un 49enne di Avezzano, un 89enne di Miglianico, un 63enne e un 55enne di Silvi, un 80enne di San Giovanni Teatino, una 62enne di Pescara, una 82enne di Pescocostanzo. 

Prosegue l'aumento dei ricoveri in terapia intensiva, che raggiungono un nuovo record: 94 i pazienti in rianimazione, mai erano stati così tanti. Alto il dato dei guariti, che sono 582. I nuovi positivi hanno età compresa tra uno e 94 anni. 

Il centro con più nuovi casi è Pescara (26), seguita da Lanciano (23) dove il sindaco, Mario Pupillo, ha prorogato fino al 6 aprile la chiusura di nidi e asili. E poi ci sono Roseto (16), Morro d'Oro (13), Montesilvano (12), Vasto (10) e Chieti (10). 

A livello provinciale, l'incremento più consistente si registra nel Chietino (103), seguito dal Teramano (72), dal Pescarese (69) e dall'Aquilano (64). Gli attualmente positivi al virus sono 12.636 (-994 rispetto a ieri): 649 pazienti (-3) sono ricoverati in area medica e 94 (+2) sono ricoverati in terapia intensiva (+2). Al momento il tasso di occupazione dei posti letto è del 44% per le terapie intensive, a fronte di una soglia di allarme del 30%, e del 43% per l'area non critica, rispetto ad un valore limite del 40%. Gli altri 11.893 positivi (-273) sono in isolamento domiciliare. 

Diminuisce su tutto il territorio l'incidenza dei casi su 100 mila abitanti, parametro importante per capire se l'Abruzzo riuscirà a evitare l'ingresso in zona rossa la prossima settimana: al momento la media si aggira sui 210, solo la provincia di Pescara è sopra la soglia critica di 250.

Dalla serata di ieri la "Cross centrale" remota operazioni soccorso sanitario è stata attivata anche per la Regione Abruzzo con il trasferimento dei pazienti affetti da Covid dalla terapia intensiva dell'ospedale "Santo Spirito" di Pescara verso le Rianimazioni di altre regioni: in particolare Lazio, Toscana e Liguria. Un paziente, di sesso maschile, trasferito ieri sera con ambulanza, è stato ricoverato a Roma all'Istituto Casalpalocco. Stamattina la Centrale si è invece attivata per trasferire una donna di 71 anni che era ricoverata sempre a Pescara; è stato attivato l'elicottero della Regione Toscana Pegaso 3 e la paziente dal Santo Spirito è stata trasferita nella terapia intensiva dell'ospedale Santo Stefano di Prato. Il ricovero è avvenuto intorno alle 14. In queste ore la Centrale è attiva per organizzare altri due trasferimenti per due pazienti sempre ricoverati a Pescara: si tratta di una donna di 51 anni che con l'elisoccorso di Viterbo messo a disposizione dalla Regione Lazio, viene trasferita, proprio in questi momenti, al Villa Tiberia Hospital di Roma; per un altro paziente è stata invece trovata la disponibilità al ricovero nella terapia intensiva dell'ospedale San Martino di Genova ed è già stato allertato l'elicottero dell'Aeronautica Militare per il trasferimento.  13 mar. 2021

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