Dalle prime luci dell'alba, i carabinieri della compagnia di Chieti unitamente ai cani antidroga, stanno eseguendo arresti e perquisizioni a Guardiagrele, Francavilla al Mare e Pescara.
L'operazione, denominata "Elisir", scaturisce da un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa nei confronti di sei persone ritenute, unitamente ad altri 16 coindagati, responsabili di detenzione e spaccio di stupefacenti. L'attività di indagine si è concentrata in particolare nell'hinterland, dove alcuni degli indagati dimorano, svelando una rete di diffusione capillare che consentiva loro di acquistare lo stupefacente a Pescara per poi rivenderlo a giovani clienti avvalendosi di corrieri e pusher.
Sono oltre 150 le cessioni di droga documentate in due anni di indagine da parte delle forze dell'ordine, anche con il sequestro di cocaina ed hashish. Sgretolato il 'fortino' pedemontano dello spaccio.
La prima parte di indagine è iniziata nel 2017 a seguito di diverse segnalazioni arrivate ai carabinieri della stazione di Guardiagrele. Principali distributori della droga, destinata ai ragazzi di Guardiagrele, Casacanditella, Fara Filiorum Petri e Francavilla, alcuni componenti di una famiglia del luogo, solita prendere in affitto ville o appartamenti fuori dal centro abitato e in zone isolate, vigilati dagli stessi "venditori" che si passavano parola sui movimenti delle forze dell'ordine.
Dopo il deposito della prima informativa nella quale venivano denunciate 19 sospetti, nel 2019 sono continuate ad arrivare segnalazioni alle forze dell'ordine. Fino ad oggi, quando i carabinieri hanno "bussato", di buon'ora, alla porta di E.S. 47enne e T.N., 24 anni, di Guardiagrele, C.C., 29enne, di Pescara e F.M., 57enne, di Guardiagrele, ma residente a Francavilla, notificando loro l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il primo e gli arresti domiciliari per gli altri tre, oltre alla misura dell'obbligo di dimora per E.R., 50enne di Guardiagrele. Perquisite, inoltre, 9 abitazioni.
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