Aveva 46 anni l'uomo trovato morto nel fiume Sangro, nel territorio tra Lanciano (Ch) ed Atessa (Ch), il 17 novembre scorso. Era nato ad Atessa (Ch) ma viveva a Vasto (Ch).
Lui, R. De G., pare non avesse un lavoro fisso e che abitasse con i genitori. Era solito allontanarsi e trascorrere intere giornate fuori, lontano dalla propria abitazione. Per questo nessuno si è preoccupato non vedendolo rincasare. E, per questo, non è stato dato l'allarme e non è stata presentata alcuna denuncia di scomparsa alle forze dell'ordine.
Il suo corpo è stato ripescato la sera di domenica scorsa tra i flutti, in località Sant'Onofrio, non lontano dal "Ponte nuovo", dai sommozzatori dei vigili del fuoco, dopo che, un passante che si trovava in zona, per una camminata, aveva, nel pomeriggio, notato il cadavere in acqua, incagliato tra due rocce, ed aveva allertato il 112.
La sua automobile, trovata nei paraggi, è stata posta sotto sequestro.
Questa mattina l'autopsia, sulla salma, a Chieti, è stata eseguita dal medico legale Pietro Falco. I familiari hanno effettuato il riconoscimento ufficiale e dato così un nome alla vittima. Hanno però chiesto di non rivelarne e diffondere pubblicamente l'identità.
Le ipotesi che si fanno sono diverse: dalla caduta accidentale nell'alveo del corso d'acqua, al suicidio, ad un malore, con conseguente annegamento, dato che, col trascorrere delle ore, e con l'apertura delle chiuse dell'Oasi di Serranella, il livello del fiume è salito.
Delle indagini si occupano i carabinieri e la Procura di Lanciano. Gli accertamenti proseguono per ricostruire le circostanze che hanno portato alla tragica vicenda.
I funerali si svolgeranno domani a Vasto, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore. 20 nov. 2024
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Foto ANDREA FRANCO COLACIOPPO sul ritrovamento salma
Ha collaborato GAETANO D'ALESSANDRO
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