Per circa quaranta minuti ha risposto alle domande del gip del tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, e del pm Francesco Carusi.
Dopo il suo arresto ai domiciliari, lo scorso 10 giugno, l’incensurato Daniele Di Totto, 46 anni, di Lanciano (Ch), doveva spiegare il possesso in garage, in via Sant’Egidio, di un arsenale con armi e munizioni fabbricati artigianalmente dalle sue abili mani. Produzione poi pubblicizzata sui social attraverso video tutorial. L’indagato non si è sottratto ai chiarimenti. "Ha fornito considerazioni in modo schietto e genuino – dice il difensore Luigi Feliziani. Quanto ha prodotto non è mai stato venduto, non ha arrecato quindi danni ad altri. Armi nate e mai uscite da casa". Durante l’interrogatorio si è parlato dei tutorial e su questo aspetto è stato precisato che l'uomo ha realizzato la sua personale santabarbara attingendo da altri tutorial massicciamente presenti in rete, anche su Youtube, del tutto pubblici e mai oscurati. Insomma frutto di istruzioni video e non legati ad organizzazioni criminali. Le armi montate con le sue straordinarie capacità manuali sono quelle che ha visto in rete. Sin da subito la difesa ha contestato la produzione di armi da guerra, certamente imputazione più pesante, e l’avvocato è tornato sull’argomento asserendo che per valutare la pericolosità del deposito di armi non basta solo un perito di parte ma è necessaria una consulenza tecnica d'ufficio. La difesa ha nominato il suo perito, Luigi Lavalle di Pescara.
"E’ necessario accertare scientificamente la reale o meno pericolosità delle armi", dice Feliziani. Arma da guerra è considerata pure una bomba a mano realizzata con l’ovetto Kinder con l’aggiunta di polvere da sparo tolto da un raudo e palline di granulato di calcio e poi buste esplosive e accendigas smontati per inserirlo nei grilletti per provocare scintille. Genialità artigianale. "Ha collaborato – ripete Feliziani - per ricostruire la verità processuale non considerazioni fantasiose". La polizia ha sequestrato all’imputato fucile a pompa, lanciafiamme, fucile di precisione ad aria compressa, balestra con dardo esplosivo, bomba con innesco elettrico, proiettili, munizioni di vario calibro, detonatori, micce, candelotti in plastica con innesco elettrico vuoti, bottiglia molotov, polvere nera e solventi chimici per miscele. Per le canne utilizzati tubi idraulici. Le indagini, secretate, vanno avanti ma nessun collegamento è emerso con ambienti terroristici. Al gip sarà chiesto il permesso per andare al lavoro. 17 giu. 2021
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