Lanciano. Minacce di morte, pugni e testate per strada all'ex moglie: arrestato 46enne

Ingiurie, ripetute telefonate, appostamenti a iosa e intimidazioni.

Per queste ragioni i carabinieri di Lanciano (Ch) hanno arrestato un 46enne del posto, G.F., con l'accusa di atti persecutori e lesioni personali.

Il provvedimento restrittivo è scaturito da una complessa attività di indagine dei militari, a seguito di denunce sporte dall'ex moglie dell'uomo, una 40enne. Denunce che si sono susseguite  dal mese di giugno dello scorso anno e, nelle quali, lei racconta "di condotte persecutorie", andate avanti per circa 10 mesi, "consistenti in  azioni denigratorie nei suoi confronti e del loro figlio dodicenne", in offese e minacce, anche di morte, finalizzate a far interrompere la relazione sentimentale nel frattempo intrapresa dalla donna con un altro.

L'indagato, in almeno due circostanze, è anche  passato anche alle vie di fatto, aggredendo per strada, con pugni e testate, sia la ex che il suo compagno attuale e provocando loro lesioni al volto, sottolineando che li avrebbe ammazzati e condendo il tutto con parolacce e insulti, anche in presenza del figlio dodicenne. Lei, a seguito delle aggressioni, è finita anche in ospedale, con prognosi fino a 40 giorni.

A seguito di tali fatti, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, "in ragione della gravità, sistematicità e persistenza delle condotte persecutorie e violente commesse con un dolo intenso ed un proposito vendicativo, nonché al fine di garantire l’incolumità fisica, ritenuta seriamente in pericolo, di tutte le  parti offese", bambino compreso, ha riconosciuto la sussistenza delle esigenze cautelari ed ha emesso il provvedimento degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico. 17 mar. 2022

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