E' stata spintonata e presa a calci nei pressi di casa, nel cuore di Salerno, "affinché il padre comprenda...". Vittima è Paola Grassadonia, figlia dell’allenatore campano del Pescara, Gianluca (nella foto).
E' stata aggredita ieri, intorno alle 22, da ultras della Salernitana, squadra che domani sarà allo stadio "Adriatico" per la partita decisiva per la promozione in serie A. Un gesto intimidatorio per "raccomandare caldamente" a Grassadonia di fare in modo che la 'sua' squadra non si impegni - anche perché è già retrocessa - contro gli amaranto che devono vincere a tutti i costi per conquistare la promozione diretta in A. Insomma dovrebbe essere un match... di facciata.
Sull'accaduto sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della compagnia di Salerno, a cui è stato denunciato l'accaduto. In nottata Annabella Castagna, madre della teen ager, ha raccontato attraverso il suo profilo social: "Nostra figlia, appena diciottenne, è stata minacciata e aggredita con spintoni e calci affinché il papà capisca...".
"Dopo cinque giorni di minacce e insulti dirette alla nostra famiglia, la follia consumatasi questa sera è intollerabile", ha scritto ancora. La ragazza è stata avvicinata da due giovani che, con cappuccio e volto coperto dalla mascherina, l'hanno spinta, rivolgendole alcune frasi in dialetto relative alla partita: 'Deve perdere se no non torna più a casa', il concetto in estrema sintesi. Lei è riuscita ad allontanarsi e a raggiungere la propria abitazione. In mattinata, poi, l'episodio è stato segnalato in caserma e sono partite le indagini.
La Questura di Pescara ha intanto predisposto un servizio di controllo preventivo per garantire la tranquillità dei familiari di Grassadonia. E ha reso noto che il servizio di ordine pubblico attorno allo stadio sarà rinforzato per evitare l’avvicinamento di tifosi salernitani e per garantire sicurezza prima e dopo l'incontro. 09 mag. 2021
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