"Non volevo ucciderla, volevo un chiarimento da lei". Così si è difeso, in carcere, Roland Bushi, il 27enne di origine albanese arrestato il 3 settembre scorso dai carabinieri per aver accoltellato Aliona Oleinic, 32 anni, moldava, che aveva iniziato a frequentare da alcuni mesi nel night in cui lavora dopo averla conosciuta su Facebook.
L'uomo, assistito dall'avvocato Antonello D'Aloisio di Chieti, nell'interrogatorio di convalida che si tenuto nel penitenziario di Madonna del Freddo, dove è rinchiuso, ha detto che la mattina in cui ha riempito di fendenti la poverina, voleva delucidazioni sul loro rapporto, piuttosto altalenante, e di aver agito in preda ad un raptus di gelosia, ma senza l'intento di ammazzare. Ha spiegato al giudice delle indagini preliminari di Chieti, Luca De Ninis, che si vedevano, ma per lei era solo amicizia e spesso, per giorni, non lo contattava. Ha raccontato di aver desistito spontaneamente e di aver atteso l'arrivo dei militari dopo aver gettato nell'erba il coltello che è stato recuperato.
Lei, raggiunta da 12 fendenti all'addome e al torace, è ricoverata all'ospedale di Chieti, in Terapia intensiva. Il fatto si è verificato a Francavilla al Mare (Ch), a Valle Anzuca, nel cortile dell'abitazione della donna al cui interno l'albanese era entrato dopo aver scavalcato la recinzione.
Il giovane, che lavora come muratore a giornata e non ha fissa dimora, si è detto innamorato della moldava, con la quale avrebbe voluto instaurare una relazione. Ha riferito anche di essere pentito del suo gesto, ma comunque resta in prigione.
Le accuse a suo carico sono di tentato omicidio, violazione di domicilio aggravato e porto di arma non autorizzato.
@RIPRODUZIONE VIETATA