Lanciano 1920 – L'Aquila 0 – 4
Lanciano: Rossetti, Delvecchio, La Barba, Fuschi, Rinaldi, Cacciotti, Piccozzi, Barbarossa, Surugiu, Lombardi, Scutti. A disposizione: Scutti N, De Santiis, Marfisi, Longo, Antonacci, Imperatrice, Dadizia, Marra, Cavallo. Allenatore Giuseppe di Pasquale.
L'aquila: Domingo, Lenoci, Moscianese, Zanon, Altares, Venneri, Miccichè, Bisegna, Di Paolo, Rosano, Pellecchia. A disposizione: Di Fabio, Cipriani, Fonti, D'Ercole, Ricci, Kras, Maisto, Di Federico, Lenart, Di Francesco. Allenatore: Bolzan Ruben Dario
Il Lanciano resiste per trenta minuti alla carrozzata L'Aquila, prima di cadere sotto un uno due micidiale, che chiude la prima frazione di gioco. Altri due gol giungono nella ripresa a conferma della potenza espressa dalla compagine rossoblu, guidata da Bolzan. Il Lanciano riesce ad imbastire appena due azioni, una per tempo, ma quello che lascia disarmati, è l'assenza di tutto quello che circonda una squadra ed una partita di calcio.
Arriviamo allo stadio Guido Biondi: dall'esterno non si sente alcuna diffusione sonora, per un attimo pensiamo di aver sbagliato data o locazione, ma no ci sono le auto parcheggiate, all'interno la partita ci deve essere oggi. Accredito ed ingresso. Della dirigenza, la presidentessa, Cristina Chiaretti, la sola rimasta alla guida della società, non è presente, o comunque non appare sugli spalti. Parliamo con qualche giocatore, che conferma come in settimana siano arrivati alcuni rimborsi spesa, anche se in maniera molto esigua e comunque tali da non coprire le spese sostenute. Loro, (ndr i giocatori del Lanciano), intendono comunque onorare la maglia, continuando a scendere in campo.
Purtroppo a livello societario la questione “cessione della società” è ad un livello che definire ingarbugliato è poco. Gli acquirenti americani hanno versato nelle casse della società 60.000 euro che andrebbero a coprire parte delle spese sostenute da settembre ad oggi. Americani che ad un certo punto si sono eclissati: da qui, la volontà di cedere il sodalizio rossonero ad uno dei due, (così ci dicono), gruppi lancianesi che si sono offerti per rilevare il Lanciano. Per evitare rivalse, l'attuale dirigenza rossonera, ha preferito lasciare intatta la quota versata dagli americani, che potrebbe essere rispedita al mittente in caso di vendita ad uno dei gruppi locali. Quindi le spese vive , ad oggi sono sostenute direttamente dalla presidentessa Cristina Chiaretti, senza il cui apporto, il Lanciano non sarebbe potuto scendere in campo. Infine per l'organizzazione delle gare, un grande apporto lo sta dando anche l'ex vicepresidente Claudio Alluni, che seppur dimissionario, si sta adoperando per venire a capo dell'intricata vicenda.
Torniamo alla partita con L'Aquila. Troppa la differenza tra le squadre, e anche se c'è da premiare la buona volontà del Lanciano, i giocatori rossoblu, fanno il bello e cattivo tempo. Bisegna decide di andare in gol al 28° del primo tempo, sfruttando al meglio un cross di Zanon, infilando Rossetti. Passano pochi minuti, L'Aquila, batte un calcio d'angolo; Altares, ben appostato, colpisce la palla di testa e mette a segno la seconda rete per la sua squadra. Il primo tempo lo possiamo chiudere qui, tanto possesso di palla per L'Aquila che non concede nulla, o quasi, al Lanciano. Seconda frazione, a sorpresa vediamo un Lanciano diverso, che potrebbe andare in rete con Surugiu, sfortunato nell'occasione. Basta che che mister Bolzan si alzi e richiami i suoi per tornare sul cliscé del primo tempo. Al 7° un fallo di mano ravvisato dall'arbitro in area rossonera, fa decretare il calcio di rigore: sulla palla si porta l'ex Miccichè, che spiazza Rossetti e da tris per L'Aquila. 21esimo: arriva la quarta rete con Kras. Partita letteralmente conclusa, i rossoblu si limitano a controllare, ed arrivano anche un paio di occasioni per il Lanciano, ma si aspetta solo il triplice fischio a sancire l'ennesima sconfitta. Si conclude in questo modo il girone d'andata del campionato di Eccellenza. Il tunnel per il Lanciano è ancora lungo e buio, ma quello che forse ci rammarica maggiormente, è il fatto di non vedere una luce in fondo. Ora testa a mercoledì, si deve recuperare la partita contro il Capistrello, magari potrebbe essere l'occasione per lasciare la casella zero in classifica.
Per quanto riguarda il campionato, oramai è sempre più una corsa a due. Il Chieti che ha vinto 1- 0 sul campo della Renato Curi Angolana, conduce sempre di due lunghezze su L'Aquila. Nell'altra gara in programma, l'Avezzano ha vinto di misura a Capistrello.
Questa la classifica: Chieti 16, L'aquila 14, Avezzano 8, Renato Curi Angolana 7, Delfino Flacco Porto 7, Capistrello 1, Lanciano 0. 16 mag. 2021
Uranio Ucci
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