Ancora poche ore e sapremo (forse) il destino calcistico del Lanciano 1920. Si è formalizzata l'offerta di Settimio Colangelo (nella foto), di origini avezzanesi, titolare della Colangelo Management, agenzia che cura e promuove le figure di attori ed attrici e gente dello spettacolo, per rilevare il Lanciano.
Anche se l'affare dovesse andare in porto, quello che troverebbe l'imprenditore marsicano è il nulla. Situazione simile a quella che che ha trovato De Vincentiis quando l'Associazione Lanciano Rossonera gli consegnò il titolo sportivo con la promessa di riportare il Lanciano tra i professionisti. Alternative, sembrano non essercene: o la compagine frentana resta nella mani dell'attuale presidente, oppure passa in quelle di Colangelo, che nel giro di una ventina di giorni (il 13 settembre c'è la Coppa Italia con l'incontro Lanciano – Bacigalupo Vasto Marina, da disputare sul terreno del "Biondi") dovrebbe allestire tutta la rosa, nominare i dirigenti, preparare il settore giovanile e sistemare il campo di calcio. Un incontro tra De Vincentiis e Colangelo c'è già stato, ma le posizioni erano molto lontane, la speranza è che adesso si possa arrivare ad un accordo. Il nodo fondamentale era e resta la quantificazione monetaria: il valore del Lanciano oggi è prossimo allo zero.
Certo che qualche dubbio resta: c'era proprio bisogno di arrivare quasi ad inizio campionato per trovare un acquirente? E' un interrogativo che molti tifosi si stanno ponendo. Nell' ipotesi che il Lanciano resti nella proprietà di De Vincentiis ci sarebbero due alternative: mettere su una squadra e disputare il campionato di Eccellenza, e tutto farebbe presagire che questa ipotesi sia la meno probabile, dato che la squadra non c'è più, oppure riconsegnare il titolo alla città.
Alternative sembrano non essercene, il tempo è scaduto e siamo nei minuti di recupero, oramai stiamo solo aspettando il triplice fischio finale di questa vicenda che si trascina da tanto, troppo tempo, in cui la mancanza di chiarezza ha fatto da padrona.
Uranio Ucci
@RIPRODUZIONE VIETATA