Il Dipartimento regionale della Lega nazionale Dilettanti ha reso noto l'elenco delle società che, allo scadere dei termini fissati per le 14 di martedì 14 luglio, cioè ieri, hanno presentato la domanda per il ripescaggio in serie D.
Sono giunte 31 domande, e tra queste non figura quella del Lanciano Calcio 1920. In città c'è molta amarezza per come si stanno evolvendo le vicende legate intorno al calcio frentano, e soprattutto tanti hanno timore, a questo punto, di assistere nuovamente alla scomparsa della squadra, come successe con i Maio. La rabbia, cresciuta dopo la conferenza stampa di Ciccio Di Gennaro, ora sta lasciando il posto alla delusione e all'amarezza. Tra i tifosi i principali commenti sono "E' finito il film”, “E mo ?”, “Che si sa?”: quest'ultima, soprattutto, è la domanda fondamentale.
Il presidente, anzi ex, del sodalizio rossonero, Fabio De Vincentiis, dopo un duro comunicato dei tifosi, si è dimesso dalla sua carica, anche se di fatto il Lanciano Calcio 1920 resta comunque di sua proprietà, e i dirigenti che lo coadiuvano nelle funzioni, hanno assicurato il proprio supporto fino al 17 luglio, per quanto riguarda il settore giovanile, e oltre per le altre funzioni. Di fatto quella che si respira è aria da “separati in casa” che non giova a nessuno. Aggiungiamo anche che, a questo punto, sfumata la serie D, bisognerebbe iscriversi all'Eccellenza entro il 24 luglio.
Il pallino del gioco è in mano a De Vincentiis, quale siano le sue intenzioni non possiamo saperle. Di fatto, in questi giorni ha ricevuto proposte per la cessione del club frentano, comunque rispedite sempre al mittente, almeno fino a questo momento. Sappiamo anche che ai calciatori della rosa frentana, sono state fatte pressioni affinché aspettino che si chiariscano gli aspetti societari, certo è che la sirene delle altre società hanno cominciato da tempo a far sentire i propri canti. Il tempo comincia a scarseggiare, bisogna fare presto e la situazione non giova a nessuno. Non ai tifosi, che sono i primi sostenitori della compagine frentana; non alla città, che rischia di scomparire nuovamente dal panorama calcistico, seppur regionale, dopo solo tre anni; non al patron del Lanciano, De Vincentiis, che vedrebbe vanificati i suoi sforzi e comunque i suoi investimenti: rifacimento due volte del manto erboso, acquisto di mezzi ed attrezzature, realizzazione dell'impianto sportivo a Treglio... Ma non conviene neanche ad un eventuale acquirente che in tempi brevissimi dovrebbe allestire due compagini, perché oltre alla prima squadra, l'Eccellenza prevede anche l'obbligatorietà della Juniores. Insomma una matassa molto ingarbugliata e trovarne il bandolo sembra molto difficile.
Uranio Ucci
@RIPRODUZIONE VIETATA