Sotto il segno dell’entusiasmo e della visibilità del territorio con i grandi eventi sportivi, ha avuto luogo a Tortoreto (Te), presso lo Chalet Punto G, la presentazione della decima tappa del 103° Giro d’Italia professionisti che unirà la città di Lanciano a quella di Tortoreto per complessivi 177 chilometri e che andrà in scena martedì 13 ottobre, due giorni dopo lo svolgimento della San Salvo-Roccaraso di 208 chilometri.
A fare gli onori di casa per il comune di Tortoreto il sindaco Domenico Piccioni, il vice sindaco Francesco Marconi, il consigliere con delega allo sport Marino Di Domenico, l’assessore al turismo Giorgio Ripani. Presenti l’assessore regionale allo sport Quintino Liris, il sottosegretario regionale Umberto D’Annuntiis, il presidente della Provincia di Teramo Diego Di Bonaventura, il presidente del Coni Abruzzo Enzo Imbastaro e due ospiti d’eccezione: gli ex professionisti Francesco Moser, vincitore di un Giro d’Italia nel 1984, e Alessandro Spezialetti direttore sportivo dell’Androni Sidermec, squadra che disputerà la Corsa Rosa che scatterà da Palermo il prossimo 3 ottobre.
Oltre all’aspetto tecnico-sportivo e l’importanza del blasone della Corsa Rosa, la presentazione ha illustrato e sottolineato la straordinaria visibilità mediatica per tutto l’Abruzzo grazie al Giro d’Italia che permetterà alla regione di incentivare nuovi flussi turistici all’insegna dello sport all’aria aperta e della ciclabilità.
Sia la San Salvo-Roccaraso che la Lanciano-Tortoreto costituiscono due prestigiose vetrine su scala nazionale ed internazionale per promuovere le bellezze e le peculiarità dell’Abruzzo.
Il direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni, pur non avendo potuto partecipare, ha inviato un messaggio che è stato letto ai presenti dal consigliere comunale Marino Di Domenico, in cui ha ribadito l’importanza della tappa Lanciano-Tortoreto sotto il profilo dell’impegno per i partecipanti e si è augurato che possa essere “una giornata splendida, una giornata di sport, una giornata in cui nei limiti di quello che il Covid ci impone, ci possano essere degli appassionati presenti sulle strade. So che state lavorando – ha concluso Vegni - ci spiace che il Giro si svolga in un momento non felice per il Paese, ma guardando al futuro potrebbe comunque essere un’occasione per valorizzare ancora di più questo territorio, anche in chiave turistica, per l’anno prossimo”.
Quello tra Moser e l’Abruzzo è un legame profondo che affonda le radici dagli anni settanta (a Teramo la prima corsa disputata nella nostra regione quando era militare), senza dimenticare i tre successi nell’albo d’oro del Trofeo Matteotti (1975 da campione italiano, 1976 e 1979) fino ad arrivare ai tempi della Gis Gelati a metà anni ottanta con la vittoria al Giro d’Italia e il record dell’ora nel 1984 ma anche gioie e delusioni condivise insieme al suo fido gregario Palmiro Masciarelli e con lo storico e compianto patron della Gis, Pietro Scibilia.
“L’anno in cui ho vinto il Giro – ha precisato il pluricampione trentino, 23 vittorie di tappa e 57 giorni in maglia rosa - ho attraversato proprio Tortoreto nella tappa che da Numana andava al Blockhaus e nella quale ho ripreso la maglia rosa all’ultimo giorno quando fui protagonista nella rocambolesca cronometro finale di Verona che sfilai la maglia rosa a Laurent Fignon”.
La decima tappa del Giro 2020 si farà sentire sulle gambe dei partecipanti? “Sicuramente – continua Moser - sarà davvero interessante ed emozionante all’ultimo metro perché con tutti i saliscendi dell’entroterra teramano i partecipanti dovranno fare affidamento alle proprie energie, prima di fare i conti con i grandi tapponi di montagna nelle Alpi. Mi auguro che quest’anno Nibali riesca a vincere il Giro oppure Giulio Ciccone che ha tutte le carte in regola per essere un altro sicuro protagonista per la classifica generale”.
Gli ha fatto eco Alessandro Spezialetti, direttore sportivo del team Androni Sidermec, che tiene molto a questa tappa “perché l’ho già segnalata come importante ai miei corridori e, conoscendo il territorio, saprò dar loro consigli particolari per affrontarla al meglio visto che siamo una squadra molto votata all’attacco e per andare in fuga giornalmente”.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Tappa mista con finale sui muri del Teramano. Dopo la partenza da Lanciano, la prima parte tra Marina di San Vito e Francavilla al Mare si svolge lungo la costiera adriatica con alcuni passaggi cittadini. Lasciata la costa la corsa si porta a Chieti attraverso diverse salite che culminano con il muro del Tricalle (fino al 18%) che porta nel capoluogo Teatino. Si rientra sulla costa fino a Giulianova dove dopo pochi chilometri inizia il “circuito finale” di circa 50 chilometri costellato di strappi con pendenze a doppia cifra. Si passa una prima volta da Tortoreto (borgo alto) per scendere sulla ss.16 e raggiungere Martinsicuro e quindi la salita molto impegnativa di Colonnella (10% medio, 18% max), seguita a breve distanza dal muro di Controguerra (24%) per ritornare a Tortoreto da un altro versante (max 20%) e dopo pochi chilometri affrontare ancora quello iniziale (max 18%) che scollina a circa 10 chilometri dall’arrivo posto sul lungomare sud. 25 sett. 2020
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A cura di Luca Alò