"Di fronte ad un calo della produzione, dovuta alla mancanza di componenti elettronici, Sevel preferisce vendere i furgoni ad altre imprese, invece che alla Trigano. E questo perché, vendendo mezzi finiti, guadagna di più rispetto che a consegnare solo la base dei furgoni, come occorre a Trigano che poi li allestisce e trasforma in camper e caravan".
Il sindaco di Paglieta (Ch), Ernesto Graziani, interviene sulle vicissitudini che stanno in questo momento interessando la Trigano Van di Paglieta (Ch) e i suoi oltre 400 dipendenti. L'azienda ha perso il 70 per cento della produzione per il fatto che Sevel non fornisce, come da contratto, i furgoni Ducato da lavorare.
E - stando a quanto denunciato dal sindacato - lo fa anche perché preferisce vendere i furgoni di cui dispone alle multinazionali perché ci guadagna di più, circa 4-5mila euro a furgone. "Una scelta che non vorrei che venisse fatta - rimarca Graziani -. Per la situazione della Trigano, che a cascata si riversa su tutta la Val di Sangro e sull'indotto Sevel, sono seriamente preoccupato. La Trigano - aggiunge il primo cittadino - già non ha rinnovato diversi contratti a termine; molti lavoratori sono in cassa integrazione; presto andranno in scadenza altri contratti. Gli ordinativi sono alti ma non possono essere soddisfatti per mancanza della materia prima. Siamo di fronte ad una situazione di estrema emergenza a cui bisogna trovare una soluzione, e una soluzione potrebbe essere quella di premere l’acceleratore sulla creazione della Zona Economica Speciale (Zes), che i Comuni di Paglieta e di Atessa da oltre un anno hanno perimetrato, ma che non è ancora diventata operativa".
"Essa potrebbe portare importanti vantaggi alle aziende già presenti e indurre molti imprenditori ad aprire, perché ci sono agevolazioni. Tra l’altro, la Regione che è l’ente competente a realizzare celermente la Zes, dovrebbe, come la legge stessa prevede, aumentare i vantaggi. Questo è il momento anche per renderla operativa". 12 mag. 2022
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