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Migliaia di bandiere rosse e azzurre e di fischietti questa mattina a Lanciano (Ch) dove si è svolta la manifestazione regionale dello sciopero generale indetto, a livello nazionale, da Cgil e Uil, contro la manovra finanziaria del Governo.

I manifestanti, circa 3mila secondo gli organizzatori, sono giunti da tutta la regione in bus e con i treni. Un lungo corteo si è snodato da Viale delle Rose lungo Corso Trento e Trieste e fino in Piazza Plebiscito, stracolma, dove si sono svolti i comizi. Studenti, tanti pensionati delusi dalle ennesime sforbiciate alle pensioni, insegnanti e rappresentanti del mondo della scuola e della ricerca che si sentono penalizzati, una marea di lavoratori, molti dei quali vivono condizioni difficili e di precarietà.

"Questo è il popolo degli scontenti e dei diritti negati. Persino quello allo sciopero è stato messo in discussione in questi giorni", dicono alcuni giovani che evidenziano che "stanno cercando di far diventare le scuole delle fabbriche, mandandoci a lavorare gratis". E poi no "al dimensionamento scolastico, con accorpamento indiscriminato di istituti che perdono le proprie peculiarità, con realtà montane e aree interne che, come al solito, sono la Cenerantola della situazione".

"Volevano cambiare la legge Fornero - recita uno striscione - l'hanno peggiorata". Pensionati dello Spi, con scritte "Largo ai giovani" arrabbiati. Hanno marciato ribadendo di essere "puntualmente il Bancomat dello Stato". In campo anche politici, consigliere regionali e rappresentanti del Parlamento, dei 5Stelle, di Rifondazione, del Pd.

Un fiume di gente e vedere tante dante donne e tanti uomini qui vuol dire che le ragioni dello sciopero sono giuste": così  la segretaria nazionale della Uil, Ivana Veronese, presente in Abruzzo, alla manifestazione che si è svolta a Lanciano per lo sciopero generale di Uil e Cgil. "Stiamo lottando,- aggiunge - la battaglia è nazionale. E sono tanti i problemi che impattano anche sull'Abruzzo, quando parliamo di modelli industriali che non esistono, di sostenibilità ambientale, di aree interne che si stanno spopolando perché si continuano a tagliare servizi, sia sanitari, sia scolastici. Ci sono giovani che sono costretti a emigrare per cercare lavoro e ci sono i precari che non trovano vie d'uscita. Sono questioni che meritano risposte che questa Finanziaria non dà. E poi si continua a fare cassa sulle pensioni".

Il segretario regionale della Cgil, Carmine Ranieri: "Non ci aspettavamo una partecipazione così massiccia e porteremo avanti la protesta. Questa Finanziaria porterà anche all'ulteriore depauperamento della sanità, già conciata male, e della disabilità. Per non parlare ai tagli alla scuola". 17 nov. 2023

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Servizio a cura di SERENA GIANNICO e PINA DE FELICE

FOTO ANDREA FRANCO COLACIOPPO

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