Protesta singolare, oggi, a Castiglione Messer Marino, circa 500 abitanti in provincia di Chieti.
Un gruppo di cittadini ha deciso di contestare la perdurante chiusura del viadotto Sente, impraticabile dal 18 settembre di quattro anni fa. I cittadini non solo hanno rinunciato a votare, disertando le urne, ma hanno anche gettato e abbandonato, in segno di protesta, le tessere elettorali davanti all’imbocco transennato del cavalcavia, che collega Abruzzo e Molise, trovandosi tra Castiglione e Belmonte del Sannio (Is).
Esso è gestito dalla provincia di Isernia che sta cercando di passarlo ad Anas. Fu sbarrato dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova, dato che c'è un pilone che ne pregiudica la staticità. Per risistemarlo occorrono 40 milioni.
A documentare, con le foto, l'accaduto, il sito d'informazione Ecoaltomolise.net che scrive: "Nessuna manifestazione, nessuno striscione, nessuna rivolta, ma una lenta, ordinata, pacifica e progressiva processione verso l’imbocco del Sente. Una cinquantina, almeno, le tessere lasciate lì, sull’asfalto, a simboleggiare non certo la resa da parte dei cittadini-elettori, bensì la recriminazione forte e dignitosa di quei diritti che la classe politica ha dimenticato...".
"Quelle tessere - spiegano in una nota alcuni cittadini - rappresentano il diritto di voto, il nostro diritto di voto. Il ponte Sente è chiuso ormai da quattro anni e abbiamo motivo di ritenere che non riaprirà nel breve periodo periodo. Perché dovremmo andare a votare? Perché dovremmo legittimare, con il nostro voto, la permanenza su quelle poltrone strapagate di politici, di ogni colore politico, che ci hanno abbandonato al nostro destino di isolamento territoriale? Ci hanno preso in giro, tutti quanti, non meritano il nostro voto". 25 set. 2022
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