Raffiche di osservazioni sono state presentate contro il Regolamento per la Via Verde, la pista ciclabile di 42 chilometri che corre lungo la Costa dei Trabocchi.
Documento pubblicato, ad inizio anno, sull'Albo pretorio, dalla Provincia di Chieti, ma che torna ad essere crititcato dal coordinamento ambientalista TuViVa che spiega: "Abbiamo presentato contestato in toto il regolamento e ogni atto collegato. Le modalità di gestione delle aree demaniali di risulta delle ex Ferrovie - affermano Silvia Ferrante, Pasquale Cacciacarne e Pieluigi Vinciguerra, di TuViVa - ci sembrano del tutto discrezionali, senza una visione adeguata di sviluppo sostenibile, senza concreta pianificazione, senza alcun indirizzo e coordinamento con gli altri enti. Basti pensare che il Regolamento è stato emesso in totale assenza di una pianificazione sovraordinata che parta dalla Regione".
Inoltre - spiegano - "il procedimento avviato dalla Provincia è viziato “ab origine per incompetenza”: da una parte sembrerebbe travalicare le competenze in termini di pianificazione urbanistica spettanti ai Comuni, non limitandosi dunque a svolgere un ruolo di raccordo; dall'altra non garantisce che lo sviluppo economico e culturale avvenga nel rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali visto che all’interno del Regolamento non c’è traccia delle riserve naturali, dei siti di interesse comunitario presenti sul territorio". Bypassato il problema dell'erosione costiera.
"Manca inoltre una attenta valutazione, turistica ed economica, delle aree interessate, al fine di tutelare il patrimonio naturalistico, paesaggistico, archeologico ed economico di grande pregio, che richiedono altresì l’attuazione di procedimenti Vas e Vinca. Tale situazione non consente in alcun modo alla Provincia di mettere in atto questa fuga solitaria e incontrollata in avanti". Il 15 marzo 2021 la Regione Abruzzo ha approvato il Piano di sviluppo territoriale dell’intera costa. "Che - viene spiegato da TuViVa - sembra indirizzarci verso una pianificazione più sostenibile".
Inoltre "bisognerebbe rivedere i piani regolatori approvati dai Comuni, perché spesso essi stessi hanno pianificato il loro territorio pensando che la cementificazione del litorale sia sinonimo di crescita. In questo senso facciamo un ulteriore plauso all'amministrazione comunale di San Vito Chietino che in merito al progetto di mega-resort in località Colle Foreste ha rinnovato lo stop ad un'opera faraonica, puntando sulla difesa della qualità del territorio e sulla scelta dello sviluppo economico attraverso la piccola ricettività diffusa". 02 apr. 2021
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