Via Ferro di Cavallo, con l'area circostante, rappresenta la spina dorsale di Lanciano (Ch) che collega il centro cittadino, i quartieri storici e punta sulla Val di Sangro e zone collinari e montuose a nord- ovest della città. Insomma, uno snodo nevralgico.
Ma i residenti da troppi anni trovano la zona di Ferro di Cavallo degradata e insicura e auspicano pure una riqualificazione urbana. A sostegno di un reale cambiamento è nato il comitato civico di quartiere “Ferro di Cavallo” che ieri si è presentato.
Presidente è l’ingegnere Antonio Tenaglia; vice Nicola Pasquini; tesoriera Lucia Ucci; segretaria Verdun Iezzi; consigliere, ma anche promotore, Antonio Ucci. Su ciò che non funziona in zona ci fu anche un esposto inoltrato al sindaco Filippo Paolini.
Si vuole in pratica che amministrazione cittadina e consiglieri comunali prendano di petto certe situazioni e le portino a compimento, dandosi una mossa, anche perché nella zona ci sono il terminal bus, importanti scuole, le Poste centrali, l’Agenzia delle Entrate e attività commerciali e imprenditoriali. A decine i bus che giornalmente vi transitano. Negli anni sono nate e sviluppate anche strade come via Rosato, via Eraldo Miscia, via Sergiacomo e via don Minzoni.
"Abbiamo assistito e assistiamo ormai ad un certo immobilismo e disinteresse da parte dei vari governi della città che si sono succeduti da decenni nei confronti di questa importante zona del tessuto urbano di Lanciano – rimarca con chiarezza il Comitato -. Il futuro deve passare e svilupparsi su 11 punti programmatici; dal traffico copioso e pericoloso, marciapiedi sconnessi e a tratti senza asfalto e mattonelle. Su via Rosato, lato destro il marciapiede neppure esiste per andare alle Poste. Scarsa manutenzione e abbandono poi sull’area verde.
"Una fascia risulta di tre proprietà private e sarebbe auspicabile che si condividessero, per capire se sono in essere e quali essi siano, gli eventuali progetti di riqualificazione di questa striscia di verde, per il momento lasciato nel più totale abbandono. E c’è chi parla di uno scambio di proprietà per farci un parcheggio. Degrado poi sulla maxi rotatoria che ormai è un raccoglitore di acque di scolo dalle strade circostanti. Per il Comitato il riempimento e la riqualificazione a verde attrezzato del nucleo interno alla rotatoria potrebbe risultare la soluzione più semplice, anche ipotizzando una piattaforma sopra il fossato. Un ultimo aspetto auspicato da decenni è la riqualificazione della grande area privata, ex tabacchificio Ati, che è in totale abbandono ed è posta a fianco alla scuola media Mazzini. "Il Comune dialoghi col privato per la soluzione", è l'auspicio. 19 dic. 2024
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