Coronavirus. Lanciano. Salta il ritiro estivo per famiglie e i soldi vengono donati alla Asl
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Dalla parte della vita. Soprattutto adesso. “Ora più che mai per il bene della Famiglia e della comunità tutta è necessario sostenere i nostri ospedali e il personale sanitario, nella speranza di giorni migliori”. È con questo messaggio che l’arcivescovo di Lanciano-Ortona mons. Emidio Cipollone e la Consulta di pastorale familiare hanno voluto presentare la donazione di 2.500 euro, per l'acquisto di dispositivi sanitari, effettuata alla Asl di Lanciano-Vasto-Chieti.

“Solo il 2 febbraio scorso abbiamo celebrato la XLII Giornata della Vita dal titolo ‘Aprite le porte alla Vita’. In quell'occasione sono state offerte nelle nostre comunità parrocchiali le primule come simbolo di vita e di speranza. Sembra passata un'eternità da quel giorno, viste la continua minaccia alla vita a causa del Coronavirus e  la situazione di ‘chiusura’ che stiamo vivendo all'interno delle nostre case”. Tramite la generosità di tanti volontari, ogni parrocchia (44 quelle presenti in diocesi) ha raccolto offerte in cambio delle primule. È bastato un semplice scambio di opinioni di tutti i componenti la Consulta, insieme all’arcivescovo, per giungere alla conclusione, visto anche l’annullamento del campo-famiglie programmato per luglio prossimo, di “soccorrere” la Asl. Anno per anno, il ricavato dalla primule è sempre stato impegnato in soccorso della famiglie che non potevano partecipare alle attività pastorali della Consulta (in particolare al campo-famiglie estivo).

“Abbiamo sempre sostenuto le famiglie che partecipavano al nostro ritiro, nel silenzio e nella discrezione. Quest’anno è stato naturale aiutare la famiglia che ha più bisogno: è quella dei medici, degli operatori sanitari che instancabilmente, notte e giorno, stanno davvero dando un servizio di generosità. Davvero stiamo vedendo attraverso i mass-media che oggi i ‘samaritani’ portano un camice bianco, indossano tute e mascherine e soccorrono i malati con abnegazione e sacrificio. Il nostro è un gesto di condivisione verso l’amore che stanno ‘gettando’ su ogni malato” ci hanno dichiarato Davide Cicolini e Alessia La Pietra, referenti della Consulta.

Gesti semplici come impegnarsi per la donazione delle primule portano grandi frutti: “A tutti coloro che si sono offerti di aiutare nella donazione delle primule rinnoviamo la nostra gratitudine e la nostra stima perché anche grazie a voi è stato possibile farci prossimi in questo momento di difficoltà”. È poco? È molto quello donato? Si poteva fare di più? Parafrasando Santa Teresa d’Avila, l’arcivescovo Cipollone e la Consulta dichiarano che le parole di santa Teresa d’Avila racchiudono il semplice gesto di donare 2.500 euro: “Teresa da sola vale nulla; Teresa e un soldo valgono meno di nulla; Teresa, un soldo e Dio possono tutto!’.


Nelle scorse settimane lo stesso arcivescovo insieme a Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, aveva donato 20 mila euro alla Asl per l’acquisto di apparecchiature sanitarie.


Alessandro Di Matteo
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