La “puzza di gasolio” proveniente dall’acqua del rubinetto e che in questi giorni ha preoccupato e allarmato alcuni residenti di contrada Follani, da stamattina non si sente più. Naturalmente continua l’indagine per sapere e capire da dove è scaturito il cattivo odore e che cosa lo ha provocato.
Sono al lavoro, da oggi, anche i tecnici della Asl Lanciano Vasto Chieti che stanno effettuando i prelievi necessari a comprendere l’effettiva natura dello sgradevole odore. Prelievi che saranno inviati all’Arta così come prevede la procedura. Intanto proseguono da sabato scorso rilievi e monitoraggio da parte dei tecnici e degli operai della Sasi che si sono adoperati per tutto il fine settimana per mantenere la situazione sotto controllo.
La società, dopo aver ricevuto le telefonate di alcuni utenti, ha immediatamente avvisato il Comune chiedendo l’emissione di un’ordinanza che proibisse l’uso potabile dell’acqua nelle zone interessate dal problema. Lo stop all’utilizzo della risorsa idrica è arrivato subito, firmato dal sindaco Filippo Paolini, divieto che continua nelle contrade Follani (fino alla sede della Protezione Civile), Marcianese e San Nicolino. Perché l’attenzione e la cautela in queste situazioni non sono mai abbastanza: la priorità è garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini.
“La Sasi in questo fine settimana non ha mai smesso di monitorare l’area, per cercare prima di tutto di circoscrivere la zona cercando di individuare le origini del problema – spiega il direttore dell’area tecnica della società, Pio D’Ippolito – tengo prima di tutto a precisare che ieri alle 14 la fornitura idrica è stata ripristinata solo per consentirci di continuare verifiche e prelievi. Ai nostri, si sono aggiunti i prelievi effettuati dai tecnici della Asl e domani si dovrebbero conoscere i risultati. Il cattivo odore non c’è più, ma è giusto mantenere il divieto fino a quando non sapremo con sicurezza cosa lo ha generato e quindi come intervenire, intanto stiamo procedendo con le operazioni di spurgo su tutta la linea. Comprendiamo le difficoltà dei residenti che alle chiusure programmate sono costretti ad aggiungere anche quest’altro disagio, ma stiamo facendo tutto il possibile collaborando attivamente con gli altri organi competenti, affinché questa condizione non si protragga ulteriormente". 02 dic. 2024
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