Opposizione alla spirale di violenza, una resistenza portata avanti a fianco del popolo curdo, contro il dilagante terrorismo dell'Isis: questo e tanto altro rappresenta il presidente curdo Abdullah Ocalan, che il 14 dicembre è stato insignito della cittadinanza onoraria di Palermo. 

"Palermo, già legata con la città di Kobane e le comunità autonome del Rojava da un patto di amicizia, è ora la prima città Italiana a compiere questo importante gesto - si legge su Uiki, ufficio d'informazione del Kurdistan in Italia -. La cittadinanza onoraria al presidente del popolo curdo Öcalan è un gesto simbolico e politico per il riconoscimento della lotta di tutto il popolo curdo, da sempre vessato e mortificato nelle sue aspirazioni alla libertà ed in favore di una soluzione di pace e giustizia sociale alla crisi in Turchia e Siria.

La criminalizzazione nei confronti di Öcalan (rinchiuso in carcere a vita e in regime di isolamento), del Partito dei lavoratori curdi (PKK) e dell’intero movimento di liberazione, rappresenta una ferita aperta nel cuore della società civile internazionale. Una ferita ancor più dolorosa se si pensa al ruolo svolto da questo popolo nella lotta contro la barbarie creata da stati autoritari e dal fondamentalismo religioso del sedicente 'Stato Islamico'. Mentre ricordiamo la liberazione della città di Kobane dopo più di quattro mesi di assedio da parte dei tagliagole di Daesh (ovvero l’Isis), ancora oggi in molte zone del Bakur (Kurdistan turco) il popolo curdo resiste agli attacchi dell’esercito e al contempo dichiara e realizza l’autonomia democratica delle zone liberate, come sta accadendo nella città di Silvan".

18 dicembre '15

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