Fossacesia. L'ultima volata di Fantini... Festa e commozione per il rientro delle spoglie del ciclista
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Quattro settembre 2021: data da incorniciare per l’intero Abruzzo.

Alessandro Fantini, il velocista che ha scritto un pezzo di storia del ciclismo italiano, la cui vita fu interrotta nel 1961, a seguito della caduta a Treviri, nel Giro di Germania, al 60esimo anniversario dalla morte è... ritornato nella sua amata città natale. L’ultimo week end è stato per ciò ricco di emozioni a Fossacesia, con eventi e appuntamenti dedicati a "Sandrino", una delle figure "simbolo" dello sport su due ruote, protagonista dal 1948 al 1961 di successi dal valore assoluto, come le vittorie di tappa al Tour de France, al Giro d’Italia, la maglia rosa indossata nel 1956, quando all’arrivo a Pescara da Rimini fu accolto allo stadio Adriatico nel tripudio generale.

Le spoglie del campione riposavano a Brescia, che l'aveva adottato, ma per volontà della famiglia e su richiesta della Società ciclistica a lui intitolata, l’urna cineraria è rientrata... a casa, accolta nella piazza a lui intitolata, gremita di gente, da un fragoroso applauso, tra commozione e qualche lacrima, riflessioni e ricordi. Poi è stata deposta nella cappella di famiglia. Una  stele, opera dello scultore Antonio Di Campli, realizzata proprio per celebrare l’evento, ricorderà che lì c’è Sandrino. Marina, la figlia del campione, che aveva solo un anno quando il suo papà morì, dice: "Un abbraccio straordinario e indimenticabile che testimonia quanto la terra d’origine di mio padre sia forte, tenace e generosa, legata alla sua identità e agli uomini che l’hanno rappresentata degnamente. Papà sarà contento ora di riposare qui".

Le celebrazioni sono state caratterizzate da iniziative organizzate dall’Associazione ciclistica "Fantini", presieduta da Antonio Cimini, dal vice Giordano Spoltore e sostenuta dalla passione del segretario Mariano Fantini. Poi convegno su "Ciclismo e sicurezza", con la partecipazione della Fondazione intitolata a Michele Scarponi, attiva nel promuovere nuove sensibilità e coscienze per prevenire incidenti stradali. Di rilievo "Il sorriso del ciclista" opera teatrale del regista Nicolino Stante e il documentario sulla vita del ciclista a cura del giornalista Marco Romani.

Gran finale con la 60esima edizione del Gran Premio Alessandro Fantini, riservata alla categoria Allievi. Giovani e promettenti atleti provenienti da tutta Italia hanno dato vita ad una competizione da sempre prestigiosa, quest’anno impreziosita dalla presenza di una squadra di Brescia, nell’ideale abbraccio con Fossacesia. Gradino più alto del podio per Leonardo Di Santo del team "Go Fast". Secondo posto per Angelo D’Orazio, dell'Associazione ciclistica dilettantistica "Guarenna". Terzo gradino per Manuel Franzoni, di EOtelli-Carin-Baiocchi". Un degno finale ovviamente in bici, nei sorrisi della bella gioventù, nel ricordo e nell'esempio di “Sandrino” che è tornato ora a guardare il mare, a respirare l’aria di casa, a sentire il calore della sua gente. 10 set. 2021

Linda Caravaggio

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Foto Vincenzo Di Biase

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