Calcio. Serie B. Il Pescara di Grassadonia soffre e spreca: a Frosinone è 0-0

FROSINONE 0 PESCARA 0

FROSINONE (3-5-2): Bardi, Brighenti (81’ Ariaudo), Szyminski, Capuano, Salvi, Rohden (64’ Boloca), Maiello, Kastanos (82’ Gori), Zampano (82’ L. Vitale), Iemmello, Novakovich (64’ Parzyszek). In panchina: Iacobucci, Vettorel, Curado, M. Vitale, Carraro. All. Nesta

PESCARA (3-5-2): Fiorillo, Drudi (68’ Guth), Scognamiglio, Bellanova, Busellato, Tabanelli (74’ Machin), Dessena, Masciangelo, Galano (68’ Capone), Odgaard (89’ Maistro). In panchina: Alastra, Nzita, Basit, Omeonga, Fernandes, Valdifiori, Vokic. All. Grassadonia

Ammoniti: Bocchetti, Dessena, Drudi, Iemmello, Szyminski

Arbitro: Francesco Meraviglia di Pistoia. Assistenti: Domenico Rocca di Catanzaro e Gianluca Sechi di Sassari. IV Ufficiale: Antonio Di Martino di Teramo

Se ci fosse una classifica delle squadre più spaventate del campionato, il Pescara sarebbe certamente in prima posizione. I biancazzurri, infatti, sono talmente scottati dalla crisi di risultati che ormai si percepisce il terrore negli occhi dei giocatori sin dai primi minuti di gioco. Mister Grassadonia, alla sua prima avventura sulla panchina del Pescara, a stagione inoltrata ha il compito di ripartire addirittura dalle basi per tramutare questa angoscia in qualcosa di buono, una qualsiasi cosa positiva capace di far invertire la convinzione di impotenza ormai propria dei suoi nuovi ragazzi. In pochi giorni, tuttavia, non si può certo pretendere che gli ultimi diano all'improvviso la sensazione di poter spaccare il mondo e, infatti, allo Stirpe di Frosinone va in scena il festival del panico degli abruzzesi che si tramuta nella totale incapacità di superare la propria metà campo, almeno per quanto riguarda il primo tempo. Attenzione tutta rivolta alla distruzione del gioco antagonista, limitando al massimo i pericoli spazzando il pallone anche in modo poco ortodosso, ma allo stesso tempo dimenticando che laggiù, dall'altra parte del campo, esista uno spazio delimitato da due pali e una trasversale rappresentanti il vero obiettivo del gioco del calcio: la porta avversaria. Il Pescara si presenta in campo come quel ragazzetto timido, brufoloso e col baffetto da sparviero al primo appuntamento con una ragazza: lingua felpata, ansia da prestazione che neanche Neil Armstrong durante la prima passeggiata sulla luna, mente sgretolata al solo pensiero di avere a che fare con un essere di sesso diverso. Il Frosinone, invece, fa la parte della signorina che, seppur coetanea, dopo lo sviluppo ormai è di un altro pianeta: sicura di sé, ricca di soluzioni, ‘apparentemente’ onnipotente. Ne esce un primo tempo giocato solo nella metà campo biancazzurra che non termina col vantaggio ciociaro solo a causa di quella onnipotenza ‘apparente’. La sfumatura di immaturità del Frosinone, che all'inizio risulta totalmente invisibile all'occhio del Pescara, è più palese nella ripresa: i gialloblù, infatti, dopo essere sembrati in totale controllo del match, soffrono il ritorno degli abruzzesi che provano a pungere. Il nordico Odgaard ha l'occasione della vita quando sfrutta uno svarione avversario per arrivare a tu per tu con il portiere Bardi, ma sotto porta non si dimostra abbastanza freddo e spara sull'estremo difensore in uscita disperata. Chi invece congela il cuore dei tifosi del Pescara è Fiorillo che, in pieno recupero, perdendo un pallone che sembrava semplice da addomesticare, offre su un piatto d'argento la palla gol a Boloca, ma il giocatore del Frosinone non punisce. Alla fine un buon punto per i biancazzurri che abbandonano momentaneamente l'ultima posizione in classifica in attesa delle altre gare della giornata di campionato. Lo sprint per evitare la retrocessione diretta è appena partito ed è giusto non arrendersi a febbraio.

IL FILM DELLA PARTITA

18’ Bomba si Iemmello dai 30 metri e palla alzata sulla traversa da Fiorillo che non si fida della presa
21’ Destro di Maiello dal limite, ma il pallone sorvola la traversa della porta di Fiorillo
27’ Botta di Rohden dal limite e palla altissima sulla traversa
38’ Punizione dal limite di Salvi e palla che sfiora la traversa di Fiorillo
40’ Cross di Salvi per la testa di Iemmello, ma la sfera non trova lo specchio della porta biancazzurra
45’ Segnalato un minuto di recupero
45’ + 1’ Finisce il primo tempo 0-0
50’ Occasione colossale per il Pescara: palla lunghissima di Drudi, scivolone di Brighenti che favorisce l'intervento di Odgaard che solo davanti al portiere Bardi si fa ipnotizzare tirandogli addosso il pallone mentre era in uscita disperata. Pazzesca opportunità per un possibile vantaggio biancazzurro
59’ Destro di Maiello sparecchiato dal limite dell'area biancazzurra: la sfera è altissima
69’ Colpo di testa pericolosissimo di Brighenti su assist di Salvi e palla fuori di poco
76’ Machin prova a sorprendere Bardi con una punizione dal limite sul primo palo, ma la sfera è out
90’ Saranno 4 i minuti di recupero
93’ Erroraccio di Fiorillo che perde il pallone dopo averlo intercettato in piena area di rigore, poi la sfera arriva a Boloca che non trova la porta
94’ Finisce la partita: 0-0 tra Frosinone e Pescara.  20 feb. 2021

Fernando Errichi

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