Il Lanciano Calcio attacca la stampa. Sindacato giornalisti e Ussi: 'Gesto dal sapore intimidatorio'

Il Lanciano Calcio attacca la stampa, soprattutto i "quotidiani online", ma non si fa attendere la risposta del Sindacato giornalisti abruzzese (Sga) e dell'Ussi (Unione stampa sportiva italiana).

In queste settimane sono stati in diversi - giocatori, magazziniere, allenatore - a dare l'addio, per varie ragioni, anche economiche, alla società rossonera. Con strascichi di polemiche e sfoghi e lettere dei protagonisti, anche sui social. Fatti che sono stati riferiti dalla stampa. Nei giorni scorsi ecco un comunicato del Lanciano che, ribadendo di essere in silenzio stampa, ha precisato che "alcune scelte societarie verso determinati addetti ai lavori sono tutt’ora soggette a querela da parte del Lanciano stesso...". Quindi il monito ai giornalisti... "si ricorda alle testate di informarsi in modo equo sui fatti prima di pubblicare notizie. Il tutto, ovviamente, al fine di evitare controversie legali con i quotidiani stessi". 

Di oggi la risposta, a firma del Sga, con il segretario Ezio Cerasi, e dell'Ussi, con il presidente  Abruzzo, Giancarlo Febbo. "I giornalisti conoscono bene i loro doveri e i limiti di legge da rispettare nel loro lavoro - si legge nel documento -. La minaccia di contenziosi avanzata dalla dirigenza del Lanciano Calcio appare dunque come un'arma caricata a salve. Il che nulla toglie al sapore intimidatorio del gesto, che il Sindacato giornalisti abruzzese e il Gruppo Ussi Abruzzo denunciano e respingono con forza. La proprietà di un sodalizio sportivo - viene aggiunto - dovrebbe essere consapevole di amministrare un patrimonio della comunità, una peculiarità  che imprime maggior forza al dovere di informare la pubblica opinione, esercitando il diritto di cronaca, e quando necessario, di  critica. I giornalisti abruzzesi, abituati a fronteggiare minacce ben più serie, ne sono consapevoli. La proprietà  del Lanciano Calcio se ne faccia in fretta una ragione".    08 genn. 2021

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