Elezioni Regione Abruzzo. Pierluigi Biondi: 'Ringrazio, ma rinuncio alla candidatura a presidente'
"Ringrazio, ma vado avanti. La decisione l’ho presa durante la riunione per organizzare i primi passi del decennale del sisma. Troppi sentimenti, troppe passioni, troppe speranze. Prima ancora notti insonni, riflessioni profonde, discussioni in famiglia. Gli amici, le persone incontrate per strada, la gente normale che ha il mio numero di cellulare (lo stesso dal 1997 perché non ho avuto mai bisogno di cambiarlo). Quelli che ti invitano a farlo, perché non c’è mai stato un candidato presidente aquilano doc, quelli che ti dicono che è meglio di no, perché c’è tanto, tantissimo, ancora da fare. Gli uni e gli altri con le stesse ragioni. Qualcuno, meschinamente, ha tirato fuori questioni di poltrone e soldi. Io che la “poltrona” più bella del mondo ce l’ho già e che non ho chiesto manco il telefono di servizio o un centesimo di rimborso spese. L’avrei fatto per l’unico motivo che mi spinge a fare politica: l’amore per la mia terra. Non lo farò per lo stesso, unico, motivo". Così Pierluigi Biondi, sindaco dell'Aquila, riguardo alla candidatura alla presidenza della Regione Abruzzo per il centrodestra alle elezioni del prossimo 10 febbraio, dopo che il tavolo nazionale nelle scorse settimane ha assegnato a Fratelli d'Italia l'Abruzzo nell'ambito della ripartizione delle regioni al voto nel 2019. Il primo cittadino ha affidato ad un post su fb il suo pensiero di continuare ad amministrare L'Aquila al termine di giorni febbrili di trattative e anche di incontri con il leader nazionale Giorgia Meloni, sua amica personale. 

"Sono certo - scrive Biondi - che sapremo trovare, tutti insieme, il candidato giusto per il centrodestra, quello che saprà rivolgersi all’Abruzzo unico, dalle cime del Gran Sasso alle coste dell’Adriatico. Quello che saprà parlare di sanità e trasporti, di sicurezza del territorio e prevenzione sismica, di sviluppo turistico e valorizzazione dei beni culturali, di innovazione e ricerca, di lavoro e formazione, di agricoltura e prodotti tipici, di benessere e di attenzione ai più deboli. Come per L’Aquila, anche per l’Abruzzo faremo sul serio. Io sono pronto. Noi siamo pronti".
04 ottobre 2018

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