Elezioni Regione Abruzzo. Lanciano, la piazza negata a Salvini... Lega e Pupillo ai ferri corti
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"Con nota pubblicata ieri sui social, il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, smentisce la volontà di aver voluto negare piazza Plebiscito per il comizio di Matteo Salvini, definendola una palese menzogna. In particolare, il sindaco sostiene che l’obiettivo di fondo della querelle è stato quello di "fare il comizio al chiuso per creare una polemica ad uso e consumo delle folle”. E’ questa... la palese menzogna". Così il coordinamento di Lanciano (Ch) della Lega ribatte al primo cittadino di Lanciano. 
La "lite" nasce con la notizia dell'arrivo del vicepremier Salvini a Lanciano. La Lega dice di aver cercato in ogni modo, anche andando in Comune, di ottenere l'autorizzazione dal Comune per poter far fare al ministro dell'Interno il comizio in piazza Plebiscito. "Non toccava a me dare permessi - la replica di Pupillo -, ci sono regolamenti scritti". A seguire l'attacco di Salvini a Pupillo, definito "sindaco poco democratico...". 
"Il capo politico della Lega, attualmente anche ministro dell'Interno, - ha scritto ieri Pupillo su Facebook - mi ha definito... "sindaco poco democratico". Il motivo sarebbe da rintracciare nella mia presunta volontà di negare una piazza dove svolgere il comizio all'aperto. E' una palese menzogna, che nonostante le puntuali e tempestive informazioni messe a disposizione dei giornalisti si è propagata senza controllo. Venerdì alle 14 - afferma Pupillo - apprendiamo da notizie di stampa della visita a Lanciano di Salvini e dell'intenzione di svolgere il comizio in piazza Plebiscito". Alle 21.03 di sabato viene inviata una mail pec dall'Associazione europea operatori di polizia AEOP che comunica a questura, commissariato, Comune e carabinieri che gli operatori dell'associazione avrebbero svolto servizio di accoglienza rappresentanza e pubblica utilità in occasione della visita di Salvini. "La pec è stata aperta e quindi protocollata questa mattina (ieri, ndr), numero 000384, dall'ufficio protocollo del Comune. Questa è l'unica comunicazione formale in merito al comizio", viene puntualizzato.

"Per me - ha aggiunto Pupillo - che Salvini tenga un comizio a Lanciano in piazza o dove preferiscano i suoi non rappresenta in alcun modo un problema: non sono io il proprietario della piazza, essendo un luogo pubblico e a disposizione di tutti coloro ne richiedano l'utilizzo. La gestione della sicurezza di questi eventi compete alle forze dell'ordine: il Comune come ente interviene a supporto con gli uffici Mobilità - qualora siano richiesti dal locale commissariato - per eventuali divieti di sosta e modifiche alla viabilità temporanee come è accaduto con il comizio di Di Maio. Tra l'altro Salvini dovrebbe ricordare che in piazza Plebiscito ha già tenuto un comizio: era il 24 marzo 2016 e il sindaco ero io. Da ultimo, il comizio in piazza del 15 dicembre di Luigi Di Maio, capo politico del Movimento a 5 stelle: anche in questo caso il sindaco ero io, non si è registrano nessun problema. Non sono un podestà degli anni trenta come forse a qualcuno pure piacerebbe, ma un sindaco eletto democraticamente. Come forse non è possibile vedere dalle dirette Fb, proprio giovedì 17 gennaio la Lega, con tutte le altre forze politiche, ha firmato in Prefettura a Chieti - cioè nella sede periferica del ministero dell'Interno - l'accordo che regola i comizi e le riunioni elettorali che devono essere comunicate alle autorità di pubblica sicurezza con 48 ore di anticipo presentando regolare richiesta dalle ore 8 alle ore 10 del mattino".

Fin qui il primo cittadino di Lanciano. Ecco, adesso, la replica della Lega: "Nella ricostruzione dei fatti riportata su Facebook, - fa sapere in una nota - si afferma che il sindaco avrebbe appreso da notizie di stampa, venerdì alle 14, della visita a Lanciano di Salvini e dell’intenzione di svolgere il comizio in piazza domenica 20 gennaio. Non è vero.  In realtà, il coordinamento cittadino della Lega ha ricevuto la notizia dell’arrivo del ministro dell’Interno venerdì alle 12.30. 
Verso le 13 abbiamo contattato telefonicamente l’assessore alla Mobilità e Traffico del Comune, la quale, correttamente, ci avvisava della tempistica ridotta a causa dell’impossibilità di poter evadere l’eventuale formale richiesta di occupazione del suolo pubblico, poiché l’ufficio Urp era ormai chiuso e la comunicazione Pec sarebbe stata evasa solo lunedì, oltre alla circostanza che il dirigente preposto alla firma dell’autorizzazione il sabato mattina non sarebbe stato in ufficio".

"Considerata l’esiguità del tempo a disposizione, - aggiungono gli esponenti del Carroccio - i vertici del del coordinamento regionale della Lega provvedevano a contattare telefonicamente il sindaco che negava espressamente la possibilità di poter concedere piazza Plebiscito per il comizio di Salvini... poiché "gli uffici sono chiusi e vi dovevate ricordare prima".
Nel tardo pomeriggio abbiamo fatto un ultimo disperato tentativo cercando parlarci direttamente in Comune, ma il sindaco Mario Pupillo rifiutava l’incontro poiché sprovvisti di appuntamento.
E’ evidente, allora, che non c’è stato un problema di comunicazione ma solo ed esclusivamente di di volontà politica".

"Il sindaco - fa presente la Lega - afferma che l’iter autorizzativo sarebbe stato solo di competenza del dirigente, ma forse dimentica che l’articolo 54 del Tuel stabilisce che, quando a causa di circostanze straordinarie sussistono particolari necessità dell'utenza o per motivi di sicurezza urbana, il sindaco può adottare con atto motivato provvedimenti, anche contingibili ed urgenti nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana.
Il sindaco avrebbe potuto riceverci, comprendere davvero la situazione e favorire con ordinanza propria l’arrivo a Lanciano di Matteo Salvini che, oltre ad essere capo politico della Lega, riveste l’importante carica istituzionale di ministro dell’Interno.
D’altronde, la fattibilità della procedura di autorizzazione è stata confermata dal sindaco di Vasto, Francesco Menna, che, pur nella medesima situazione, ha concesso un luogo pubblico per il comizio del ministro dell’Interno.
Non accettiamo lezioni di trasparenza, di correttezza amministrativa e di democrazia da un sindaco che si è messo nelle condizioni di non volerci ricevere e che utilizza il potere di ordinanza solo per chiudere gli istituti scolastici a causa della neve.
Nonostante tutto, ciò che conta è che l’evento al cinema Ciak City di via Bellissario è stato un trionfo di persone grazie all’impegno ed alla passione dei nostri tanti militanti e sostenitori.  
Esprimiamo, infine, la nostra più sentita gratitudine alle forze dell’ordine ed in particolare al questore, al vice questore di Lanciano ed al comandante della polizia locale di Lanciano per la disponibilità e per l’impeccabile lavoro di garanzia dell’ordine pubblico".
22 gennaio 2019

Nelle foto due immagini di Salvini a Lanciano

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