Coronavirus. Abruzzo. I 5Stelle contro Marsilio. '(Dis)ordinanze e troppa fretta... Passeggiate a cavallo attività necessaria?'

"La propaganda ha prevalso sulle raccomandazioni degli esperti, dei medici e del Comitato tecnico scientifico. Il presidente Marco Marsilio ha deciso di forzare la mano e, contravvenendo alle indicazioni del Governo centrale, ha cominciato a consentire quelle che, evidentemente a suo avviso, risultano essere attività necessarie e irrinunciabili come, tra le altre, le "passeggiate a cavallo all’aria aperta", "le attività di pesca lungo i corsi d’acqua", l'arrampicata...". 

La critica piove dai 5Stelle e, in particolare, dalla capogruppo in Consiglio regionale, Sara Marcozzi. "Quando ho sentito Giorgia Meloni, leader di FdI, urlare in Parlamento di presunti diritti costituzionali violati a tutto ho pensato tranne che alle passeggiate a cavallo! Resto basita dal contenuto dell’ordinanza numero 50 che ricomprende attività che nulla hanno di necessario e urgente e che avrebbero potuto essere evitate, soprattutto perché potrebbero indurre i cittadini a recarsi in massa sulle nostre spiagge, laghi e fiumi. Gli abruzzesi a passeggio in sella a un cavallo, forse, saranno in minor numero!” ironizza. 

Tra l'altro, afferma, "la giornata di ieri, 30 aprile, ha segnato il punto più alto di pressappochismo, confusione e inadeguatezza mai toccato dalla Giunta Lega-Fdi-Fi e da Marsilio, tra (dis)ordinanze fatte circolare, poi ritirate, poi modificate e infine pubblicate di notte. L'unica cosa che sappiamo è che la Regione va contro il buonsenso e il principio di precauzione. Stanno, di fatto, creando tutte le migliori condizioni affinché il rischio di contagio torni ancora una volta ad aumentare. Tutto questo senza essere a conoscenza, o senza rendere pubblico, l'indice di contagiosità R0 sul nostro territorio, senza aver pronto un piano chiaro per affrontare la seconda fase della pandemia, senza sapere come poter fare tamponi a tappeto, senza avere tempi certi sulle risposte agli esami, senza avere un'idea su come effettuare il maggior numero di test sierologici. Tutti sappiamo che il distanziamento sociale è il miglior modo per rimanere al sicuro e in salute".

“Ieri –  puntualizza Marcozzi – sono state emesse tre (dis)ordinanze. La prima, la numero 50 è stata fatta circolare su WhatsApp in una versione diversa da quella che è stata poi pubblicata. A questa erano state tolte le apertura dei fiorai e vivai per la festa della mamma e quelle ad hoc di attività commerciali per i comuni di Bellante (Te) e Ortona (Ch), rispettivamente per i giorni 2 maggio (festa patronale di Sant’Atanasio, Santa Croce e San Francesco di Paola) e 4 maggio (proprio in corrispondenza della festa del Perdono di San Tommaso). Punti che sono stati poi recuperati nella notte, quando è stata emessa la (dis)ordinanza 52, che dà il via libera ad altre attività sportive e corregge alcune storture della 50.  In mezzo a queste due, abbiamo la (dis)ordinanza 51 che dà il libera tutti agli spostamenti nei comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, forzando la mano del Governo che, per voce del ministro Boccia, ha già chiesto di aspettare solamente fino al 18 maggio per fare pianificazioni e aperture calibrate nelle singole regioni. Ma due settimane sono, evidentemente, troppe da aspettare quando i sondaggi a livello nazionale danno il centro destra, specialmente la Lega, in piena fase calante. Uno smacco che chi vive di propaganda non può accettare". 

“Alla fine di tutto, - conclude - agli abruzzesi rimane solamente il caos causato dalle tre ordinanze. E l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno adesso, nel momento in cui i numeri dei contagi calano e ci avviciniamo alla fase di convivenza con il virus, è proprio la confusione. Limitarsi a scaricare sulla cittadinanza il compito di proteggersi, invitando a usare mascherine e tenere la distanza di sicurezza, non può essere sufficiente".

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