Elezioni regionali 2024. Toni pacati e qualche frecciata,  ecco il primo confronto pubblico tra Marsilio e D'Amico

E' andato in scena su Rete8 il primo confronto televisivo per le Regionali tra il governatore uscente Marco Marsilio (centrodestra) e lo sfidante Luciano D'Amico (centrosinistra). I due hanno risposto alle domande di Piero Anchino, direttore del quotidiano "Il Centro", e di Carmine Perantuono, direttore del Tg8, testate accomunate dalla stessa proprietà.

Innanzitutto Marsilio e D'Amico hanno spiegato come sta andando la campagna elettorale: "Spero che si mantenga un clima di confronto civile, basato sulle idee, lasciando da parte quei soggetti che cercano di incattivire il clima e buttarla sempre in rissa", ha auspicato Marsilio. "Sto riscontrando entusiasmo, con una partecipazione popolare molto intensa e un apprezzamento diffuso per ciò che il nostro governo regionale ha fatto. In questi anni abbiamo portato l'Abruzzo fuori dall'isolamento e dalla marginalità. Poco fa io e D'Amico, scherzando, dicevamo che diventeremo presto amici: non ci conoscevamo prima, non ci siamo mai frequentati ma in questi venti giorni avremo modo di incontrarci anche fin troppo".

E D'Amico: "Il clima di questa campagna elettorale è buono e favorisce un confronto di idee, progetti e ipotesi per l'Abruzzo del futuro. Il 10 marzo è necessario che vinca la democrazia, e per far sì che ciò accada è importante che i cittadini tornino a votare. Il confronto con toni pacati non può che essere più utile rispetto a slogan e grida che creano solo confusione. Io riscontro quotidianamente un grande entusiasmo: gli abruzzesi ci chiedono di poter ascoltare cosa si propone per il loro domani". 

Marsilio crede nel confronto popolare: "Non passeremmo giorno e notte a incontrare i cittadini se non credessimo nel bisogno del confronto con le persone. Io ho visitato uno a uno tutti i Comuni della regione: sono 305, e non ce n'è uno solo nel quale io non sia andato, perché sento il dovere di far vedere e toccare con mano che l'istituzione c'è. In questo modo i cittadini vedono che possono parlare con l'istituzione e raccontarle i propri problemi. Una legge è una cosa dinamica, che va corretta giorno dopo giorno alla prova dei fatti: in questa maniera possiamo ad esempio pensare di rimborsare l'abbonamento del bus a chi deve andare a scuola, per evitare che una famiglia possa considerare un costo eccessivo quello di restare a vivere nel proprio borgo".

Per D'Amico "bisogna riallocare i sistemi di produzione che potrebbero vederci perdenti se non attivassimo subito delle politiche di sostegno. E poi c'è anche un problema di sanità con la popolazione che invecchia. Abbiamo convinto i cittadini che devono essere loro a immaginare e condividere le nostre ipotesi di rafforzamento dello sviluppo per un nuovo miracolo dell'Abruzzo. Per rimuovere certe problematiche è necessario l'impegno di tutti: per questo siamo convinti che, avendo ascoltato i cittadini, le nostre ipotesi di governo consentiranno di parlare con molta più fiducia del futuro".

I due candidati sono stati poi interpellati sulla recente sentenza riguardante la tragedia di Rigopiano. Marsilio ha ricordato che "la Regione Abruzzo è sempre stata molto vicina ai familiari delle vittime: li ho accompagnati a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio, ed è stato un incontro molto sentito. Bisognava assolutamente evitare di vanificare il processo con una prescrizione. La politica non è uscita molto bene da questa vicenda, dove la confusione regnava sovrana, con le istituzioni che non si parlavano tra di loro. Non sappiamo se la verità giudiziaria sarà poi la verità reale dei fatti e se soddisferà i familiari dei morti. Noi abbiamo approvato la Carta delle valanghe e costituito l'agenzia regionale di Protezione civile, che è più snella e, pertanto, più pronta a intervenire nei casi di emergenza". 

D'Amico ha invece affermato che "di fronte a tragedie di questa gravità si può solo esprimere vicinanza a chi è stato colpito dai lutti. Rigopiano è stata un fatto straordinario, e bisogna far sì che questi fatti non accadano più: è dunque necessaria una politica più incisiva. Rigopiano è il concentrato di una serie di fatti di estrema rilevanza e la conseguenza di una serie di fatti che poi hanno portato a una tragedia di queste dimensioni. Nel nostro programma abbiamo dedicato ampio spazio a come far sì che un dramma come questo non accada più".

È stato poi affrontato il tema della transizione ecologica: D'Amico trova "eroico" il "comportamento di Stellantis, che riesce a trasportare 1.000 furgoni al giorno senza avere una infrastruttura adeguata. L'unico trasporto è quello su ferro, che io iniziai come presidente di Tua e resto perplesso sulla possibilità di privatizzare la società. Ora si parla di un passaggio al motore elettrico, e noi dobbiamo immaginare una strategia industriale per la Val di Sangro che tenga conto di questi scenari. Dobbiamo tornare a essere attrattivi, e quindi dico: infrastrutture, infrastrutture, infrastrutture".

Pronta la replica di Marsilio: "Le infrastrutture sono esattamente ciò che stiamo realizzando dopo decenni di nulla. Sono già in corso i lavori per il collegamento dell'ultimo miglio nei porti di Ortona e Vasto. Vogliamo inoltre raddoppiare la linea ferroviaria tra la stazione di Saletti e quella di Fossacesia. Abbiamo fatto una riunione con Stellantis e le sei Regioni che hanno gli stabilimenti dell'azienda nel proprio territorio, con l'obiettivo di riportare la produzione in Italia".

Un'altra questione spinosa è quella della sanità. D'Amico è scettico sulla riforma della rete ospedaliera del centrodestra, perché ad esempio bisognerà "verificare la disponibilità effettiva delle risorse. Questa riforma non sceglie gli ospedali di secondo livello: noi riteniamo che si debbano specializzare tutti i presidi ospedalieri, in modo da offrire agli abruzzesi delle eccellenze che non li costringano a dover affrontare i viaggi della speranza. Poi bisogna immaginare l'accordo con la medicina territoriale e lo sviluppo della telemedicina". 

Marsilio, invece, ritiene che l'approvazione della rete ospedaliera sia "un fatto rivoluzionario per l'Abruzzo. La nuova rete sarà un modello. Sulmona tornerà a essere un Dea di secondo livello e manterrà il proprio punto nascita, Pescina e Tagliacozzo diventeranno ospedali integrati a L'Aquila e Avezzano. L'ospedale di Popoli, come anche altri nosocomi, non chiuderà. Tutti i principali ospedali verranno ricostruiti ex novo. Abbiamo sbloccato fondi che erano fermi dal 1998". 

In tema di ambiente, sta tenendo banco la vicenda relativa alla Riserva del Borsacchio, tagliata delm98% dal centrodestra. D'Amico attacca evidenziando che "è stato approvato un emendamento alle 2,30 di notte apparentemente senza alcun motivo di urgenza. Non si capisce perché una decisione così importante non debba poter essere discussa. Per l'Abruzzo, che vuole essere regione verde d'Europa, le riserve naturali hanno un valore strategico e da esse si può trarre un ulteriore valore aggiunto. La riserva del Borsacchio è l'unica nella quale le colline si gettano sul mare con una certa dolcezza. È un unicum che dalla collina degrada sulla spiaggia: tagliare la parte collinare significa quindi compromettere la pecularità di quella riserva. Bisogna rendere compatibili le attività con la tutela di quel territorio, e anche per le attività agricole la riserva è un valore aggiunto".

Di parere opposto Marsilio: "Ciò che è accaduto per il Borsacchio è stato frutto di un'esasperazione. Stare quasi 20 anni senza fare nulla per la riserva, vietando tutto, ha prodotto questa situazione, con un risultato che non piace a nessuno ma è frutto di ciò che accade. Anche questa storiella dell'emendamento "clandestino"... è stato depositato alle 10 di sera, nessuno lo ha nascosto, ci sono state due ore di tempo per discuterlo, e dopo averlo votato qualcuno della minoranza ha persino rettificato il proprio voto da contrario ad astenuto. Il giorno dopo, quando le associazioni li hanno messi in stato d'accusa, hanno cambiato atteggiamento. Comunque quelle colline non spariranno, nessuno le cementificherà anche perché non possono essere cementificate: la legge, infatti, prevede che lì non si possa costruire nulla".

Cosa ne pensano, i due candidati, dei sondaggi? "I sondaggi - sostiene Marsilio - sono un normale strumento di lavoro che i partiti utilizzano per capire quale sia il clima e come orientare il proprio taglio comunicativo. Non vanno né sopravvalutati né sottovalutati, perché il sondaggio vero si farà poi il 10 marzo nelle urne. Abbiamo un vantaggio importante ma non incolmabile". Gli fa eco D'Amico: "I sondaggi sono un eccellente confronto sull'andamento della campagna elettorale. Sono convinto che le motivazioni vere emergeranno solo nel giorno del voto. Mi fa piacere constatare quotidianamente l'entusiasmo che trovo quando parliamo dei problemi e dei progetti per l'Abruzzo. Tutto ciò mi lascia ben predisposto per il risultato del 10 marzo".

Infine uno scambio di opinioni sul lavoro: "Il numero di occupati in Abruzzo ha superato il mezzo milione", dice Marsilio, "c'è un'evidente crescita dell'occupazione e, per essere una regione del Mezzogiorno, confermiamo un ruolo guida. Ovviamente ci sono sacche di povertà ed emarginazione che vanno affrontate. Cinque anni fa trovai una regione dove Brioni licenziava, non si sapeva se Denso e Pilkington avrebbero continuato a lavorare e così via. Oggi l'ex autoporto di San Salvo è diventato la sede logistica di Amazon, la Pilkington l'abbiamo salvata, sulla Denso la Meloni ha affrontato il tema direttamente nella sua visita in Giappone e a Penne è arrivato anche Brunello Cucinelli. L'Abruzzo è ripartito".

Non la pensa così il professor D'Amico: "L'industria e l'artigianato sono in difficoltà, l'agricoltura va male, al turismo manca 1 milione dei 6 che si registravano prima del Covid, ci sono sportelli bancari che chiudono. Inoltre 300.000 abruzzesi vivono alle soglie della povertà". Durante il dibattito ci si è concentrati anche su dimensionamento scolastico e diritto allo studio, aggressioni al personale ospedaliero, aeroporto, ferrovia Pescara-Roma e altre importanti tematiche di attualità. I due si rivedranno presto. La partita è appena cominciata. 17 feb. 2024

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