E' botta e risposta tra Ecolan, la spa di Lanciano che gestisce i servizi di raccolta dei rifiuti e di pulizia urbana, e Forza Italia. Qualche giorno fa il parlamentare di Forza Italia, Fabrizio Di Stefano, è tornato ad attaccare Ecolan, società partecipata da 53 comuni soci e pubblica al 100%. E l'occasione è stata la segnalazione alla Presidenza della Regione Abruzzo e ai Comuni di Lanciano, Orsogna, Ortona e Treglio da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato chiamata a sua volta in causa da Confindustria. Nel mirino gli affidamenti in house alla spa pubblica del servizio di igiene urbana da parte di alcuni comuni soci.
Secondo quanto riportato dall’Autorità garante e sottolineato da Di Stefano "tale modalità di gestione richiede il rispetto di tre requisiti che devono sussistere al momento dell’affidamento: la titolarità pubblica del capitale sociale del soggetto affidatario, lo svolgimento dell’attività prevalente in favore dell’ente affidante e il cosiddetto controllo analogo. Come stabilito anche nel documento inviato ai Comuni dall’Autorità garante – ha agiunto Di Stefano – il comitato ristretto dei sindaci ha una scarsa rappresentatività, dato che solo 9 comuni operano per delega degli altri 44 comuni soci".
"Accuse strumentali", risponde il presidente di EcoLan, Massimo Ranieri. "Il Garante ha, in realtà, effettuato una mera segnalazione (come detto, a sua volta stimolata da altra segnalazione, quella di Confindustria Abruzzo) – evidenzia Ranieri – volta a comprendere se gli affidamenti in house effettuati da alcuni Comuni in favore della Ecolan rispondessero ai requisiti richiesti dalla legge.
Quindi, nessuno stop ma semplicemente una richiesta di chiarimenti. Infatti, se l’Autorità avesse ritenuto illegittimi gli affidamenti avrebbe essa stessa proceduto a ricorrere contro i medesimi, considerato che, ai sensi dell’articolo 21 bis della Legge 287/90, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato è legittimata ad agire in giudizio contro gli atti amministrativi generali, i regolamenti ed i provvedimenti di qualsiasi amministrazione pubblica che violino le norme a tutela della concorrenza e del mercato". 01 settembre 2016
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