Rinnovato, dopo quattro mesi di confronto, il contratto Stellantis, che riguarda anche gli oltre 5mila lavoratori di Fca Italy (ex Sevel).
L’accordo per il contratto specifico di lavoro, con contestuale firma, è stato raggiunto ieri mattina a Torino tra azienda e sindacati, Uilm, Fim, Fismic, Uglm e Aqcfr.
Esso prevede, a partire da marzo, un aumento in busta paga pari al 6,5% – con un incremento medio di 119 euro che si aggiunge al 2% già erogato lo scorso anno – a cui da gennaio 2024 si affiancherà un ulteriore +4,5%, pari a 87,8 euro. Il nuovo contratto ha durata quadriennale per la parte normativa e biennale per quella economica. Complessivamente l’aumento sarà di 207 euro in due anni. Ci sarà anche un bonus salariale di 400 euro che sarà erogato in due tranche e 200 euro di flexible benefit.
“Tutelare il potere d’acquisto del salario dei metalmeccanici del gruppo Stellantis - dice Nicola Manzi, Uilm Chieti Pescara - era l’obiettivo principale della trattativa per il rinnovo del contratto. Le lavoratrici e i lavoratori avranno 210 euro di aumenti mensili medi in due anni pari ad un incremento dell’11,29% sulla paga base, 600 euro una tantum, un incremento dei premi del 30%. Un risultato indubbiamente positivo”.
Dicono invece Roberto Benaglia e Ferdinando Uliano, della Fim Cisl: "E' un risultato particolarmente positivo e unico che farà sicuramente da apripista per altri rinnovi contrattuali nazionali. Ci eravamo impegnati per recuperare a livello salariale il pesante taglio subito nel corso del 2022 e l’inflazione che peserà anche nel corso di quest’anno: con questo contratto a differenza di altri, recuperiamo l’inflazione, anche quella generata dagli energetici importati e lo facciamo in 12 mesi, incrementando i minimi mensili del +11,3% a cui si devono aggiungere una-tantum e benefit che pesano per un ulteriore +1,5%".
"A soli due mesi dalla scadenza - rimarcano invece Rocco Palombella, segretario generale Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore automotive - siamo riusciti a rinnovare con CNHI, Ferrari, Iveco e Stellantis il contratto, garantendo una tempestiva tutela salariale e la doverosa continuità ad un sistema di relazioni industriali che è nato nel 2010 come contratto Fiat e che in questi anni ha protetto i lavoratori dell’industria dell’auto anche nei momenti più difficili. L’accordo raggiunge gli scopi che ci eravamo prefissati sin dalla presentazione della nostra piattaforma rivendicativa nella salvaguardia del potere di acquisto e apporta alcuni miglioranti anche nella parte normativa. Ciò è stato possibile grazie ad un sistema di relazioni sindacali improntato al dialogo, che si è andato rafforzando dinanzi alle sfide anche degli ultimi anni". 08 mar. 2023
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