Atessa. Mancanza di forniture: Sevel si ferma per una settimana. Slitta la riapertura

Mancano i semiconduttori e si ferma, per una settimana, la Sevel di Atessa, in cui, quindi, slitta la riapertura dopo le ferie estive. E' la fabbrica del gruppo Stellantis, con quasi 6mila dipendenti, dove si realizzano veicoli commerciali leggeri. 

La sospensione dell'attività, comunicata questa mattina dalla direzione aziendale alle Rsa, è "per mancanza di forniture dei componenti elettronici" per il furgone Ducato. Lo stop dalle 22.15 di domenica 29 agosto prossimo alle 22.15 di sabato 4 settembre, ossia tutta la prossima settimana sui 3 turni.

Il reparto di Ckd della lastratura lavorerà regolarmente.

Le produzioni riprenderanno alle 22.15 di domenica 5 settembre. Anche l'indotto subirà pesanti ripercussioni.

"Da tempo -  dice in una nota Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim Cisl, -siamo preoccupati per la situazione che si sta creando sul fronte semiconduttori nel settore automotive. Come Fim Cisl abbiamo denunciato anche al Governo questo rischio, che si va ad aggiungere alla situazione già complicata del settore automotive coinvolto da un forte cambiamento, con forti pericoli di impatto occupazionale. Fermare per una settimana Sevel - prosegue - significa che la situazione si è particolarmente aggravata sul lato dell'approvvigionamento. I veicoli commerciali -  evidenzia - sono un settore trainante, e Sevel rappresenta lo stabilimento che ha avuto un continuo incremento dei volumi e gli ordini sono in costante aumento".

"A livello mondiale - fa ancora rilevare - il gruppo Stellantis decide le assegnazioni dei microchip nei vari plant: è fondamentale che la direzione chiarisca se c'è stata una riduzione complessiva o se questa ha riguardato in misura maggiore gli stabilimenti italiani".

Oggi c'è un confronto tra le segreterie territoriali e la direzione Sevel "per la seconda fase prevista dalla procedura di raffreddamento, per avere risposte concrete e positive sugli oltre 700 lavoratori con contratto di somministrazione (di cui 625 in staff leasing e 80 a tempo determinato) presenti su un organico di 5.670 lavoratori".

Una situazione tale "non si è mai verificata prima nè con Fiat nè con Fca - rimarca  Uliano -. Senza risposte positive da parte di Stellantis per gli oltre 700 somministrati, si mette a rischio l'occupazione e il futuro dello stabilimento. Questo è inaccettabile e saranno inevitabili la rottura e lo sciopero". 27 ago. 2021

LEGGI ANCHE

@RIPRODUZIONE VIETATA

totale visualizzazioni: 8973

Condividi l'Articolo