Atessa. Dopo 8 giorni di stop produttivo, domani riparte Sevel. Sciopero contro nuova turnazione

Riparte la Sevel di Atessa (Ch) dopo uno stop produttivo di otto giorni, tra i più lunghi nella storia dello stabilimento. L'ufficialità è arrivata oggi pomeriggio.  

L'azienda del Ducato è ferma dall'11 ottobre a seguito dell'inchiesta della magistratura di Cassino  sull'incidente mortale capitato, il primo ottobre scorso, ad un operaio di 39 anni, nella fabbrica Fca di Piedimonte San Germano (Frosinone), che è unica fornitrice di Sevel di lamiere da lastratura.  La Procura ha posto sotto sequestro gli impianti nell'area dove è accaduto l'infortunio che quindi sono stati inutilizzabili.

Terminate le scorte, per Sevel è stata la paralisi. E diverse imprese dell'indotto, in Abruzzo, ma anche fuori, sono state costrette a rallentare e, in alcuni casi, a cessare temporaneamente la produzione. Problemi ci sono stati, per questa situazione, anche alla Fiat di Termoli (Cb). 

Adesso la magistratura ha sbloccato impianti e macchinari e in Val di Sangro le linee sono state riavviate.

Ma Fiom e Usb, per il secondo turno, quello che va dalle 14.15 alle 22.15, hanno proclamato otto ore di sciopero. E questo contestando la nuova turnazione. Domani infatti è il primo sabato con lavoro ordinario di pomeriggio: cambiamento appena introdotto. "Stiamo subendo - attacca l'Unione sindacale di base - l'avvio di una nuova turnistica... E' l'ennesimo atto di arroganza da parte dell'azienda, con rimpallo di responsabilità da parte dei sindacati firmatari del contratto. Basta pagliacciate".

Sulla stessa linea la Fiom Cgil che, nei giorni scorsi, aveva parlato di "mancato coinvolgimento dei lavoratori, che sono sconcertati e arrabbiati, in questa scelta". Nessuno "sconto" quindi a Fca e a Sevel, che hanno imposto queste modifiche, non ascoltando, almeno finora, le proposte sindacali. 

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Foto Andrea Franco Colacioppo

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