Ornitologi d'Italia contro Jovanotti. 'Mai più concertoni sulle spiagge dove nidifica il fratino...'

Il suo nome non viene fatto, ma il riferimento è preciso. E il messaggio pure... Salviamo gli uccelli da Jovanotti...  Circa 250 ornitologi partecipanti al Convegno italiano di ornitologia, che si è tenuto a Napoli, dal 26 al 29 settembre scorsi, presenti anche ricercatori e professori di fama internazionale, chiedono di fermare nuovi grandi eventi sulle spiagge che presentano elementi di naturalità dopo quanto avvenuto nell'estate appena trascorsa in varie regioni italiane.

Dagli studiosi, quindi, stop ai megaconcertoni sull'arenile. Per gli spettacoli - ribadiscono - ci sono stadi e teatri  e altri spazi deputati. Lasciamo in pace le già tanto martoriate spiagge. Nei mesi passati gli ambientalisti si sono scagliati, in più d'una occasione, anche con esposti alla magistratura, contro i cosiddetti "Jova beach party", i megaconcerti che Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, ha portato in giro per il Belpaese, soprattutto sulle spiagge. 

"L'incontro nella città partenopea - spiegano dalla onlus Stazione Ornitologica Abruzzese, presieduta da Massimo Pellegrini  - è stato organizzato dall'associazione Ardea e dal Centro italiano Studi Ornitologici, con il supporto della Città metropolitana di Napoli e del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università Federico II di Napoli. Esso ha portato un lavoro dal titolo 'Revisione dello stato delle conoscenze per 33 specie di uccelli di interesse conservazionistico nidificanti in Abruzzo'. All'unanimità è stata poi votata una risoluzione a salvagurdia del fratino...". 

Questo piccolo uccello, il Charadrius alexandrinus, in cui Jovanotti, con la sua organizzazione, è... inciampato più volte. Perché il fratino nidifica sulle spiagge, in quelle più incontaminate e selvatiche... Alcune delle quali sono state scelte come location dell'appuntamento musicale. Ed è stato il finimondo. 

"Il fratino - affermano gli ornitologi - dipende soprattutto dalla salvaguardia di spiagge e ambienti costieri, gli habitat più minacciati e vulnerabili dell’intero ecosistema mediterraneo. L'estate passata si sono svolti, su tali habitat, eventi che hanno coinvolto ognuno decine di migliaia di spettatori in periodo riproduttivo della specie e che hanno determinato trasformazioni ambientali con potenziali conseguenze negative nel futuro. Eiste - viene aggiunto - una importante bibliografia in merito all’impatto di grandi numeri di persone sugli habitat naturali. Anche gli ambienti con vegetazione psammofila annua o di vegetazione ripariale, in tale contesto pesantemente trasformato, costituiscono zone di rifugio per la fauna e situazioni da tutelare per permettere una progressiva rinaturalizzazione". 

"Il fratino - viene ricordato - è nella Lista rossa italiana come EN endangered (specie in pericolo, ndr) ed è tutelato dalla Direttiva comunitaria 2009/147 sulla “Conservazione degli uccelli selvatici” (recepita dalla Legge Nazionale 157/92) dove è riportato dal 2005 nell’Allegato I come “specie di interesse comunitario”. Secondo i censimenti coordinati dal Comitato nazionale per la Conservazione del Fratino, la popolazione nidificante in Italia si è dimezzata negli ultimi venti anni ed è tuttora esposta a gravi fattori di minaccia che ne possono determinare una ulteriore forte e rapida diminuzione. Le stesse considerazioni sono state espresse da Ispra, in precisi pareri".

Ribadendo "forte preoccupazione per la conservazione di una delle specie più a rischio dell’avifauna nazionale", gli ornitologi chiedono "che non vengano svolti eventi che prevedono consistenti afflussi di pubblico, negli ambienti costieri naturali frequentati o potenzialmente utilizzabili dal fratino e da altre specieda salvaguardare e conservare".

Serena Giannico

@RIPRODUZIONE VIETATA

Foto  del fratino di Roberto Sauli

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