"L'idea è di mettere a dimora il più possibile, nelle aree libere della città, piante e alberi adatti all'habitat urbano, tutte specie prevalentemente autoctone che possano non solo crescere bene, ma anche purificare l’aria e l’acqua, proteggere il suolo e migliorare il benessere psico-fisico degli individui, cominciando dai bambini".
Così Franco Mastrangelo, presidente del movimento LaVeNum, nell'illustrare l'iniziativa "1000 alberi a Lanciano", che prenderà corpo, dal 2021, a seguito di un accordo tra Comune di Lanciano, e in particolare l'assessorato ai Lavori pubblici, e diverse associazioni.
Un'iniziativa a cui aderiscono il Comitato Piedibus, LaVeNuM, il Club alpino italiano, il Wwf area frentana e Legambiente, più altre sigle, gruppi e cittadini che si vanno via via aggregando. Saranno coinvolte anche le scolaresche.
Tra i parametri di scelta degli alberi da impiantare, "l'appartenenza delle specie vegetali alle latifoglie autoctone italiane ed abruzzesi, la loro capacità di assorbimento dell’inquinamento aereo e terrestre, la resistenza a parassiti e fitopatie, il ridotto impatto allergenico per la popolazione e un apparato radicale non superficiale per evitare danni a pavimentazioni e sedi stradali".
"Si è tenuto conto - viene spiegato - anche dell'aspetto estetico e paesaggistico, quindi del portamento e delle dimensioni diverse degli alberi, del periodo di fioritura e fruttificazione, del cromatismo delle foglie in autunno".
Il primo intervento inaugurale e simbolico sarà lungo Viale delle Rose nelle prossime settimane. L'operazione si svilupperà poi nel corso dei mesi e degli anni, allargando sempre più il raggio di azione e contando sulla partecipazione di sempre più gente e sulla presenza costante ed attiva, in questo ambito e soprattutto nella quotidianità, dell’amministrazione civica.
I primi alberi ad essere impiantati saranno lecci, aceri, bagolari, siliquastri e corbezzoli. Con la consulenza di esperti, si proverà anche a reinserire le varietà antiche di alberi e piante ormai in via di estinzione e legate a specifici periodi storici.
"Ci sono tutti gli ingredienti – afferma il sindaco Mario Pupillo - per riuscire a dare ai nostri ragazzi l'esempio e anche la responsabilità di essere buoni cittadini. I nostri platani di viale delle Rimembranze sono stati piantati dopo la Prima guerra mondiale: ogni pianta doveva ricordare un caduto. Oggi noi rovesciamo questo concetto: ogni albero deve ricordare un ragazzo che cresce". 31 dic. 2020
Iaia Fioretti
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