Laghi di Bomba e Casoli e centrale di Altino, quale gestione? Se ne parla domani ad Atessa

La gestione delle grandi derivazioni per uso idroelettrico: è l'argomento al centro di un incontro promosso dall'Associazione Comuni Sangro Aventino e che si terrà domani, 3 luglio, al Teatro comunale di Atessa. 

L'appuntamento è alle 16 e sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook dell'Associazione e di Abruzzolive.tv. 

Saranno approfonditi, con esperti del settore, alcune tematiche sulla gestione di questi impianti, facendo riferimento, in particolare, "alla concessione Sant'Angelo che comprende i laghi di Bomba e Casoli e la centrale di Altino". Tommaso Piacentini, docente di Geografia fisica e Geomorfologia al Dipartimento di Ingegneria e Geologia Università "Gabriele d’Annunzio" di Chieti-Pescara che esaminerà "Dagli studi geomorfologici degli effetti sul paesaggio dei laghi artificiali alla salvaguardia del territorio: il caso dei laghi di Bomba e Casoli". Intervento poi di Vincenzo Cerulli Irelli, docente di Diritto amministrativo all'Università “La Sapienza” di Roma che approfondirà "La gestione delle grandi derivazioni idroelettriche e i diritti delle popolazioni locali", mentre Gianfranco Pederzolli, presidente Bim (Bacino imbridero montano) Sarca (Tn) e vicepresidente Federbim parlerà di "Impiego dei sovracanoni Bim e canoni aggiuntivi sul territorio".

"Un appuntamento molto importante - sottolinea Massimo Colonna, presidente dell’Associazione Comuni Sangro Aventino - per amministratori e cittadini del Sangro-Aventino e di tutto l’Abruzzo per approfondire le tematiche connesse alla gestione dei grandi impianti per la produzione di energia idroelettrica. Esso consentirà di acquisire informazioni fondamentali per programmare e realizzare una gestione diversa di queste infrastrutture strategiche, che privilegi maggiormente gli interessi dei territori locali".

In Abruzzo sono in funzione 55 centrali per la produzione di energia idroelettrica, di cui 15 grandi derivazioni, ossia con potenza nominale media superiore a 3 megawatt.

"Gli impianti idroelettrici - riprende Colonna - hanno avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo sociale ed economico dell’Italia, sia nel primo che nel secondo dopoguerra, rappresentando la più importante fonte di energia per l’industrializzazione del Paese. Essi non sono un pezzo di archeologia da conservare ma, alla luce delle politiche comunitarie sulla transizione ecologica e di lotta ai cambiamenti climatici, poste a fondamento del piano per la ripresa “NextGenerationEU”, rivestono un’importanza strategica per il futuro".

La concessione Sant'Angelo, che comprende i laghi di Bomba e Casoli e la centrale di Altino, con una potenza nominale media pari a 58,4megawatt e che è affidata ad Acea Produzione Spa, è scaduta nel 2013. Nei 60 anni di funzionamento dell’impianto, realizzato negli anni Cinquanta per fornire energia elettrica a Roma, non sono mai state eseguite le operazioni di svaso, sghiaiamento e sfangamento (dragaggio) dei laghi di Bomba e Casoli, previste dall’articolo 114 della legge quadro ambientale (Decreto legislativo 152/06), ed obbligo di legge dal 1999.

L’Associazione, costituita per seguire tutte queste problematiche, ha già organizzato un confronto tra tutti i sindaci e gli amministratori dei Comuni appartenenti al bacino imbrifero montano (Bim) del Sangro per valutare l’opportunità di costituire il Consorzio Bim Sangro.

"La recente normativa - conclude Colonna - prevede anche la possibilità della gestione diretta degli impianti ed offre un’opportunità straordinaria di rilancio per i territori interni e montani che dalla realizzazione dei grandi impianti idroelettrici hanno visto privarsi di acque e terreni ed hanno subito devastazione del territorio e spopolamento. Questa possibilità deve essere assolutamente colta dalla Val di Sangro, una comunità che si è battuta per anni per evitare lo scempio dello sfruttamento di un giacimento di idrocarburi fossili e che vuole continuare a dare il proprio contributo per l’energia in modo sostenibile per l’ambiente e per il territorio". 02 lug. 2021

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