Erosione costiera. Marsilio incontra i sindaci a Casalbordino: 'Risolvere urgenze per l'estate'
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Uno studio sull'erosione costiera è stato realizzato dalla Regione Abruzzo e dall'Università dell'Aquila. Una mappa del rischio dell'intero litorale dell'Abruzzo, che consentirà di pianificare correttamente e puntualmente gli interventi a difesa. L'annuncio è arrivato nel corso dell'incontro convocato a Casalbordino (Ch) dal presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, a cui hanno partecipato anche gli assessori Mauro Febbo e Nicola Campitelli; il sottosegretario alla presidenza Umberto De Annuntiis e i consiglieri regionali Sabrina Bocchino e Fabrizio Montepara. Erano presenti i sindaci e i delegati di tutti i Comuni della "Costa dei trabocchi", da Ortona a San Salvo (Ch). La riunione è stata voluta per fare il punto sulla situazione, alla vigilia della stagione turistica estiva e per ascoltare, dalla voce degli amministratori locali, le emergenze da affrontare in via prioritaria. La scelta di Casalbordino non è casuale, dato che il suo litorale è quello più duramente colpito dai fenomeni di erosione, nonostante i molteplici interventi che si sono susseguiti negli anni

"Il poter finalmente disporre di uno studio tecnico del fenomeno - ha spiegato Marsilio - apre una nuova prospettiva della questione, che ci consentirà un diverso approccio metodologico nell'affrontare le diverse situazioni e individuare i percorsi tecnici e amministrativi più efficaci. Nel frattempo, metteremo in campo tutte le attività necessarie a risolvere le urgenze in vista della prossima estate". Il presidente ha anche sottolineato che si procederà alla ricognizione di alcuni progetti del Masterplan, per rimodulare le risorse e destinare nuovi fondi agli interventi di difesa del territorio. Il direttore del Dipartimento regionale Infrastrutture, Emidio Primavera, ha rimarcato che la progettazione degli interventi sull'erosione, legati ai risultati dello studio dell'Università dell'Aquila, dovrebbe concludersi entro l'anno, così da avviare le successive procedure a inizio 2020. "Avere a disposizione studi scientifici e progetti pronti - ha concluso Marsilio - è fondamentale, perché ci permetterà di interloquire con i ministeri competenti su basi molto più solide e concrete rispetto a oggi". 

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