Atessa. Cinghiali a spasso nel centro storico ma c'è lo stop alle ordinanze di abbattimento

Cinghiali a spasso anche tra le abitazioni ad Atessa (Ch), in cui si grida all'emergenza da anni. Per ciò il sindaco, Giulio Borrelli, in pochi mesi, emette ben tre ordinanze (la 46 dell'agosto 2022, la 58 del novembre scorso e la 18 dell'aprile 2023) di abbattimento. Ma viene bloccato da una diffida, con "minaccia" di adire le vie legali, se non fosse stata stoppata l'efficacia delle ordinanze. E poi arriva pure l'Ispra che, evidentemente chiamata in causa, chiede lumi.

A paventare di rivolgersi alla magistratura è un'associazione di Milano che non vuole "vedere illegittimamente abbattuti i cinghiali presenti sul territorio di Atessa".

Ma non va sottovalutato neppure il pressing Ispra. Dice il primo cittadino: "L’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ha messo in dubbio, in una nota dell’aprile scorso, l’utilità delle ordinanze e ha chiesto chiarimenti. Abbiamo prontamente risposto, sottolineando che "le ordinanze vanno compiutamente eseguite per poterne valutare appieno l’efficacia". Per quanto riguarda quelle del Comune di Atessa sono state attuate solo parzialmente. "In ognuna di esse - scrive Borrelli all'Ispra -  si prevedeva l'abbattimento, concordato con la polizia provinciale, di 40 capi". Per complessivi 120 animali fatti fuori. "Le tre ordinanze hanno invece portato, in totale, all'eliminazione di 19 esemplari, meno del 16% previsto nelle ordinanze. L'operazione di abbattimento, quindi,  ha dato risultati modesti, se non addirittura irrilevanti, tenuto conto che, evidentemente, la polizia provinciale non ha mezzi e personale sufficienti e adeguati per poter intervenire".

L’Ispra, nel proprio intervento, ha poi indicato "una serie di misure da adottare: dal tenere in ordine i rifiuti davanti alle abitazioni e ai ristoranti,  alla bonifica di discariche abusive", etc... "Città come Atessa - replica Borrelli - sono tra le realtà più virtuose nella raccolta dei rifiuti e nella pulizia del paese, grazie a Ecolan e agli operai municipali. Trovare, quindi, i cinghiali davanti alle proprie case non è accettabile. Ecco perché l'emissione di ripetute ordinanze".  La lettera di risposta è stata inoltrata anche al presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, oltre che alle autorità regionali e provinciali competenti in materia.

Rimarca Borrelli: "Nonostante le misure adottate, i cinghiali continuano a frequentare i centri abitati della nostra comunità. Sono arrivati nel centro storico". L'ultimo rapporto dei vigili urbani è di ieri. Sono stati costretti ad "intervenire in seguito a segnalazione di cittadini rintanati nelle proprie abitazioni perché assediati e spaventati dalla presenza di un branco di cinghiali che si sono fatti vedere anche davanti ad una scuola. La nostra esperienza ci porta a concludere che non è ammissibile che una specie selvatica arrivi a ridosso di zone densamente popolate. Il problema non può essere scaricato sui Comuni che, come il nostro, fanno quello che è nelle loro possibilità e nei loro compiti. Occorrono leggi, disposizioni e strumenti (nazionali, regionali, provinciali) più incisivi che si facciano carico seriamente della questione, senza rinviare ad altri le proprie responsabilità. Non pensiamo, naturalmente, che la soluzione possa essere solo quella degli abbattimenti ma, in ogni caso, le ordinanze sindacali debbono poter avere compiuta esecuzione per poterne alla fine valutare la reale  efficacia". 12 mag. 2023

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