Incidenti in montagna. Slavina sul Sirente, morto scialpinista aquilano
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Erano in cinque ed erano impegnati in un'escursione a piedi sul Monte Sirente.

Uno del gruppo è scivolato per diversi metri, lungo un canalone, e successivamente è stato trascinato giù da una slavina causata dalla sua stessa caduta e che non gli ha lasciato scampo. La chiamata di soccorso è giunta dai compagni di gita alla centrale operativa 118 L’Aquila, poco dopo le 16. Subito è partito l'elisoccorso.

Si chiamava Luca Nunzi, era aquilano ed aveva 45 anni, lo scialpinista deceduto. Gli amici lo chiamavano "il camoscetto".

La tragedia si è verificata, intorno alle 16, lungo il canale Maiori, una classica dell’Appennino, una delle scialpinistiche più apprezzate e conosciute d’Abruzzo.
La slavina si è staccata nella zona di Valle Lupara, in territorio di Secinaro (Aq), tra gli itinerari preferiti dagli escursionisti.

I tecnici del Soccorso Alpino, presenti sull'elicottero, una volta verricellato sul punto, hanno individuato subito l'uomo travolto dalla valanga ma purtroppo le sue condizioni sono apparse critiche ed il medico a bordo, nel frattempo sbarcato sul posto, non ha potuto far altro che constatarne il decesso.

Sono in corso le operazioni di recupero della salma e dei compagni della vittima, via terra, ad opera dei tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo e degli uomini della Guardia di finanza.

Cordoglio, alla famiglia della vittima, da parte del sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, e di tutto il Comune.

E un amico, Giuseppe, su Facebook scrive: "Un abbraccio fin lassù ragazzo gentile. Continua ad esplorare montagne, perché è questo che ti farà continuare ad essere felice!!!".

Mentre Luca sottolinea: "In Abruzzo abbiamo un triste primato, si muore più qui che sugli over 8.000. Invece di obbligare ad acquistare device, sostanzialmente inutili come l’Artva, sarebbe più decisivo obbligare le persone a frequentare corsi sull’escursionismo in ambiente innevato, necessari date le peculiari difficoltà". 14 gen. 2023

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