Sevel. Lavoratore pendolare in monopattino investito davanti allo stabilimento

Investito sul suo monopattino elettrico. E' successo ieri, 28 gennaio, davanti alla Sevel di Atessa (Ch), dove un lavoratore è stato travolto da un'auto guidata da un collega.

Soccorso, è stato caricato sull'ambulanza del 118 e portato in ospedale a Lanciano dove gli è stata riscontrata una lussazione alla spalla, con prognosi di 20 giorni.

"E' accaduto - denuncia l'Usb- Unione sindacale di base, con il coordinatore provinciale di settore, Fabio Cocco - poco prima delle 14, orario di massima concentrazione di traffico davanti allo stabilimento, dato che si incrociano coloro che si recano in fabbrica per il turno pomeridiano e quelli che la lasciano dopo aver terminato il turno di mattina. Potrebbe sembrare un normale incidente stradale, che poteva finire anche peggio, - viene rimarcato - ma non lo è, perché la vittima non usa il monopattino per scelta ma per necessità".

Egli - spiega - arriva tutte le mattine dal Molise. E' dipendente di un’azienda dell’indotto Sevel. Viaggia ogni giorno con il bus dell’Atm, azienda pubblica di trasporto della sua regione". Il pullman lascia i pendolari solo ed esclusivamente davanti a Sevel e lui deve ricorrere al monopattino per poter raggiungere in orario la propria fabbrica, che dista oltre un chilometro dallo stabilimento del Ducato. "Fino a qualche anno fa - rimarca Cocco - l’autobus effettuava fermate nelle vicinanze delle varie aziende del distretto industriale della Val di Sangro, ma poi ciò non è più avvenuto, poiché è un servizio non compreso nel percorso previsto dalla Regione Molise, mettendo in grande difficoltà i lavoratori".

Negli ultimi anni - si fa ancora presente - l’Usb Abruzzo e Molise si è prodigata per trovare una soluzione mettendo in campo proposte e proteste, che hanno costretto la Regione Molise ad intervenire: però sono state soluzioni temporanee e, alla lunga, questi lavoratori sono stati abbandonati e si sono dovuti organizzare autonomamente. Quando si dice che la politica è distante dalle persone e dalla vita reale, si deve pensare a casi come questi, che sarebbero risolvibili con poco".

L’Usb ricorda al "presidente Donato Toma che l’incidente accaduto dimostra che non si tratta solo di disagio, è anche una questione di sicurezza". 29 gen. 2022

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