San Vito. La Procura di Macerata vuole vederci chiaro sulla morte di Samanta: perizia informatica

La Procura di Macerata va avanti per accertare le cause che hanno provocato l’orrenda morte della studentessa Samanta Marchegiano, 24 anni, di San Vito (Ch), trovata affogata nella vasca da bagno lo scorso 2 maggio, nella casa che condivideva con altre due ragazze al sesto piano di via Severini nella città marchigiana.

La ragazza, secondo la ricostruzione finora avvalorata, si apprestava a fare la doccia quando ha accusato un malore. Era ancora vestita quando ha avuto una crisi e l’acqua è uscita copiosa fino a coprirla. Ora il pm Rita Barbieri ha nominato un perito informatico per analizzare i contenuti del telefonino e del computer della ragazza. Si vuole conoscere i suoi ultimi contatti. Come consulente è stato scelto Roberto Rocchi.

Anche dopo l’autopsia, che ha accertato il decesso per annegamento, l’inquirente mantiene ancora aperto il fascicolo con l’ipotesi di reato di suicidio contro ignoti. L’articolo in questione, il 586, tiene infatti conto di morte o lesioni come conseguenza di altro delitto, anche come circostanza non voluta. Per ora restano sequestrati bagno e camera da letto dell'appartamento dove viveva con altre universitarie.

Gli investigatori continuano a sentire testi e tra questi i sanitari, anche il medico curante, che si sono occupati delle condizioni di salute della sfortunata studentessa di Giurisprudenza. Finora mai sentiti i genitori, anche ieri erano nella loro casa di San Vito: il papà Franco, tecnico dei sistemi di allarme e videosorveglianza, e la mamma Doriana che lavora in ospedale a Lanciano. Samanta ha lasciato anche la sorella minore Gabriella.

Il giorno della tristissima vicenda Samanta aveva inviato un whatsapp vocale di saluto a un’amica prima di iniziare a fare il bagno. Erano le 15 e lei è apparsa tranquilla. Il suo corpo senza vita verrà ritrovato dalla condomina, una ragazza dell’Est Europa, alle 18. “L’indagine prosegue, non sappiamo in quale direzione, perché la Procura vuole accertare meglio la situazione, anche per escludere l’ipotesi di reato – dice il legale di famiglia, l’avvocato Roberto Bianco -. Per il nostro medico legale Domenico Angelucci non ci sono dubbi, Samanta è deceduta per asfissia da annegamento”.

I periti scelti dal magistrato inquirente erano invece il medico legale Roberto Scendoni e Rino Froldi, della Medicina legale dell’Università di Macerata. La nomina dell’ulteriore consulente tecnico è giunta via pec sabato scorso, giorno del funerale di Samanta. Per lei un saluto molto affettuoso, infarcito di enorme dolore, nella chiesa dell’Immacolata Concezione a San Vito. La ragazza, dolce e piena di gioia di vivere, è stata salutata da palloncini bianchi e la bandiera dell’Inter sulla bara. Per tutti è stata una cerimonia ricca di amore.  10 mag. 2023

WALTER BERGHELLA

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