Diciottenne romano pestato a Lanciano. 'Ho rivissuto l'incubo di mio figlio. Incredibile quello che sta succedendo...'

E' ricoverato in ospedale a Pescara, con frattura mandibolare da aggressione, il ragazzo romano massacrato di botte, sabato scorso, 5 marzo, in centro a Lanciano (Ch).

A riempirlo di pugni, tanto da spaccargli le ossa della faccia, un diciassettenne rom di Lanciano (Ch), G. D. R., finora incensurato. Contro di lui, al momento, c'è solo una denuncia per lesioni gravi. Eventuali altri provvedimenti nei suoi confronti potranno essere presi dalla Procura per i minori dell'Aquila, ai quali la polizia, che si sta occupando del caso, ha rimesso gli atti. Il "boxer" in erba, difeso dall'avvocato Alessandro Marrone, sostiene di essere stato "provocato".

Ma Lorenzo G., proveniente da Fiano Romano, 18 anni compiuti lo scorso 23 febbraio, era da poco arrivato in città. Per ragioni di cuore, dato che si è incontrato con la fidanzatina. Dopo che lei lo ha salutato, in Viale Rimembranze, è incappato nel branco e ne è scaturito il feroce assalto. E' stato pestato. E' stato picchiato da uno della gang che l'ha attorniato mentre se ne stava, da solo, a prendere una bibita. E' stato malmenato e poi se la sono data tutti a gambe. Se ne sono andati in un bar, dove sono stati trovati dagli agenti, mentre si vantavano dell'accaduto. Pare che abbiano girato anche un video. 

Terribile fatto, che ricalca altri violenti episodi avvenuti a Lanciano. Il 14 settembre del 2019, un diciassettenne di origini romene, in piazza Bianco, all'apertura delle feste, è stato agganciato e picchiato da tre sconosciuti, poco più grandi di lui, vicino a piazza Bianco. I duri colpi sferrati gli hanno rotto gli occhiali, i cui frammenti di vetro gli hanno bucato la cornea. In protagonisti sono sotto processo.  

Il 17 ottobre del 2020, lo sconcertante dramma di Giuseppe Pio D'Astolfo, 18 anni, di Lanciano. E' stato raggiunto, nel piazzale dell'ex stazione Sangritana (vedi foto), da un micidiale pugno alla tempia sinistra ed è finito in coma. Ha rischiato di morire. Contro di lui una banda di rom: a stenderlo - è saltato fuori - un tredicenne, non imputabile, che ha rischiato di ammazzarlo.

Bulli di etnia rom - due fratelli e un loro cugino - anche i tre che, nei giorni scorsi, sono stati arrestati e denunciati per avere, a lungo, minacciato, terrorizzato e rapinato un sedicenne, che ha subito angherie e botte. Gli chiedevano denaro e, se non pagava, gli menavano. Episodi accaduti per la maggior parte nel quartiere di Santa Rita. L'adolescente ha fatto più volte ricorso alle cure del Pronto soccorso del "Renzetti", per ferite e tumefazioni al viso e alla testa. 

"E' incredibile quello che sta succedendo a Lanciano... - dice Paola Jasci, mamma di D'Astolfo -. Quando ho saputo dei pugni al ragazzo di Roma mi sono sentita male; mi è sembrato di ripiombare indietro nel tempo, nell'incubo... Per evitare questi accadimenti ci vorrebbero leggi e punizioni severe, che non ci sono. Noi, per quanto ci riguarda, siamo in attesa di giustizia". 08 mar. 2022

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