Si trovava a Grottammare (Ascoli Piceno), in veste di accompagnatore della Nazionale di calcio Under 21, è lì è stato prelevato dalle forze dell'ordine e portato via.
Arrestato, nelle Marche, Vincenzo Marinelli, 86 anni, ex presidente del Pescara Calcio, di cui è ancora presidente onorario, e noto imprenditore della sanità. L’ordinanza di misura cautelare è stata eseguita dalla Mobile di Pescara. Per l'età, l'indagato è ora ai domiciliari.
Provvedimento al quale sono stati sottoposti anche il suo autista Graziano Canonico, i funzionari della Asl, Tiziana Petrella e Antonio Verna e un imprenditore, che si sarebbe aggiudicato appalti pilotati.
Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione e turbativa d’asta. Altre 13 sono inquisiti. L’inchiesta, della Procura di Pescara, risale allo scorso anno e ha generato vari filoni investigativi, con complessivi 40 indiziati. A condurla la polizia e la Finanza.
Il gip Antonella Di Carlo ha accolto la richiesta di applicazione delle misure cautelari ritenendo "sussistenti gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei cinque indagati" e ravvisando "il pericolo di reiterazione del reato".
In una nota, il procuratore capo Giuseppe Bellelli fa sapere che, dagli accertamenti effettuati viene fuori "un collaudato meccanismo corruttivo" vigente nell’ufficio Asl che ha competenza nella gestione degli approvvigionamenti di beni e servizi.
Un sistema malato che ha "determinato il condizionamento di almeno cinque gare d’appalto, per un valore complessivo di 35 milioni di euro, con costosi doni, cene conviviali, promesse di incarichi più prestigiosi e remunerativi e con vere e proprie tangenti in denaro". E poi ecco ancora, "una fitta e ramificata rete di relazioni dell’imprenditore Marinelli, referente sul territorio di società nazionali e multinazionali operanti nel settore medico-sanitario quali Philips, Servizi Ospedalieri ed Abbott". Marinelli faceva in modo che le tangenti per il condizionamento delle gare arrivassero alle destinazioni desiderate, a chi doveva decidere, "direttamente o attraverso i suoi emissari, tra i quali il factotum Canonico". Mazzette destinate a Tiziana Petrella, ad esempio, direttore dell’Unità Operativa Complessa Acqusizione Beni e Servizi della Asl di Pescara, nonché rup e autorità di gara. Il denaro necessarie per le tangenti sarebbero state create attraverso "l’utilizzo di fatturazioni false, emesse da enti e società compiacenti al gruppo di Marinelli, e la creazione di appositi fondi neri". Anche Verna avrebbe dato "un contributo determinante" in questa situazione. Lui è stato membro di commissione di gara, funzionario in servizio presso l’ufficio diretto da Petrella e uomo di fiducia di quest’ultima.
Riguardo all'altro imprenditore, "sfruttando relazioni e rapporti d’affari extra moenia con Verna ed in cambio di danaro ed altre utilità, anche in favore del direttore Petrella", sarebbe riuscito ad ottenere l’affidamento diretto di diverse commesse da parte della Asl di Pescara e ad aggiudicarsi gare ad esempio riguardanti le forniture di dispositivi di protezione individuale, "conseguendo ingenti profitti". 15 giu. 2022
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