Aveva 81 anni. E' morto, questa mattina, a Lanciano (Ch) il giudice Giuseppe Carabba.
Una vita trascorsa in magistratura, 42 anni, gli ultimi dieci quale presidente del Tribunale di Lanciano. Era il 1999 e Carabba fu nominato per quell'incarico, andando a ricoprire il posto lasciato vacante dal magistrato Giuseppe Valentini. In precedenza aveva rivestito il ruolo di pretore dirigente, occupandosi di migliaia di casi, sia penali che nel settore civile e del lavoro. Era andato in pensione nel 2009.
E quello stesso anno era stato premiato in Comune, per l'attività professionale svolta (vedi foto), dall'allora (e attuale) sindaco di Lanciano, Filippo Paolini, e dal consigliere e avvocato, in rappresentanza del Foro di Lanciano, Marco Di Domenico. Gli era stato donato uno scudo in legno raffigurante lo stemma di Lanciano. "E' nel ricordo del giorno del suo pensionamento, grati per il lavoro svolto", le parole incise.
Lo piangono la moglie Gabriella D'Andreamatteo; i figli Francesco e Rocco, le nuore Fabiola ed Erika e i quattro nipotini.
"E' stato un magistrato riservato, lontano dai clamori, distante dalle vicende quotidiane perché immerso nel suo ruolo con grande operosità ed impegno - scrive sui social l'ex sindaco di Lanciano, Mario Pupillo -. Essere un magistrato è una professione che diventa missione. Ho sempre pensato che giudicare le persone, le loro vicende umane, esprimere condanne o assoluzioni, sia un percorso professionale ed interiore molto impegnativo che ha bisogno di competenza, studio, approfondimento e un forte equilibrio che permette, di fronte alle disgrazie umane, di non essere coinvolto e rimanere neutrale. La fiducia nelle istituzioni passa attraverso le testimonianze e l’esempio degli interpreti dei vari
ruoli dell’architettura della Stato. Ecco, il presidente Carabba riusciva, nella sua discrezione, nel suo agire, a dare la certezza che la Giustizia, lo Stato, erano presenti nelle forme costituzionali più complete e realizzate. Era un magistrato che permetteva con il proprio esempio di costruire e rafforzare quel rapporto
di fiducia fra Stato-Istituzioni e cittadini che oggi viene costantemente messo in pericolo. Il Tribunale di Lanciano ha il suo credito anche per gli anni felici della sua presidenza che ha contribuito a farne un esempio di efficienza in Italia".
I funerali domani, 23 giugno, alle 10, nella chiesa di San Pietro. 22 giu. 2022
Ha collaborato FILIPPO MARFISI
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