Batterio killer: commerciante di Lanciano muore a 46 anni dopo 21 mesi di coma
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Ha lottato come più non si poteva, contro un misterioso e letale batterio, che l'ha condotta alla morte.

E' deceduta, dopo 21 mesi di coma, Marina Trivilino, 46 anni, commerciante di Lanciano (Ch). Ieri pomeriggio dall’ospedale "Renzetti" è giunta la terribile notizia. 

Siamo al novembre 2020. Marina da giorni è debilitata. E' il marito Michele che chiama il 118 un lunedì mattina perché vede la moglie svenire dopo aver perso forze e dopo gravi problemi gastrointestinali. Ricevute le prime immediate cure, viene portata in ospedale: la sera del ricovero ha un arresto cardiaco. I medici le salvano la vita... "Se fosse accaduto a casa sarebbe morta subito...", ci raccontano i familiari. Ma la mancata affluenza di ossigeno al cervello per qualche minuto catapulta la donna in un tunnel di incoscienza. Entra in coma.

Va in Terapia intensiva: c'è da debellare il batterio, con conseguente infezione al sangue, del quale non si riuscirà mai ad individuare l’origine ma che ha causato tutto lo scompenso. I medici tentano disperatamente di farla uscire dallo stato di dormiveglia. Cure, attenzioni, premure, farmaci. Il 28 dicembre viene trasferita in un centro riabilitativo a Potenza Picena (Mc) per tentare di “riaccendere” i ponti neuronali nel cervello bloccati o interrotti. Lì resta per 13 mesi. Riceve una più approfondita assistenza. Marina resiste, talvolta apre gli occhi, talvolta sembra girarsi quando qualcuno entra nella sua stanza. Il black-out resta però. Fra videochiamate - ci sono le ondate di Covid che non permettono la vicinanza e la presenza - e visite, Marina sembra dare lievissimi segni di miglioramento. Forse dettati più dalla fiducia e dalla speranza che dal realismo dei sanitari. Da Potenza Picena viene, ad un certo punto, trasferita a Pineto, in attesa di sistemare, secondo le sue condizioni, la propria abitazione di Lanciano.

Ad un certo momento torna a casa, fra gli affetti più cari, la madre Maria, la sorella Lucia, i fratelli Pino e Alessandro e il marito. La giovane è nel suo mondo. Continua la riabilitazione tra le mura domestiche. Iniziano le complicanze polmonari. Entra ed esce dal "Renzetti". L'ultimo ricovero settimane fa. L’ultimo arresto cardiaco, in un fisico stremato dalla malattia, è fatale.

Marina aveva ereditato il negozio di merceria della mamma, sotto il porticato lungo corso Roma. La piangono in tanti. Soprattutto gli amici della sua parrocchia, san Pietro, dove è cresciuta.

"Abbiamo vissuto mesi tremendi, inimmaginabili. Ripieni di amore e dedizione per mia sorella. Dove non si arrivava con i farmaci si è arrivati con le cure del cuore, delle attenzioni. Accanto a lei notte e giorno. Abbiamo fatto di tutto, tutto quanto possibile...", ci racconta il fratello Pino.

Sui social viaggiano tanti ricordi. "Mi mancherai tanto", scrive l’amica Elisabetta Gaeta, giornalista e commerciante, che ha un negozio poco distante da dove prima c'era quello di Marina. "Avrei voluto tanto riabbracciati... da quella sera quando hai bussato alla porta della vetrina dicendomi tutta sorridente "poi passo...", e invece non sei passata più. Ti ho pensata tanto in questi anni così drammatici e fuori dal tempo per tutti noi... ho pregato che tutto tornasse come prima. Le nostre chiacchierate, le nostre paure, le nostre confidenze, le risate... sei viva nel cuore di tutti quelli che ti hanno amato".

Il sindaco di Treglio (Ch) la tratteggia così: "Buon viaggio anima bella, grazie per le mille risate, per tutti i momenti trascorsi insieme. Se penso a 20 anni fa quando ci siamo conosciuti non posso fare altro che sorridere, perché il dolore e la sofferenza non potranno mai cancellare il ricordo dei pomeriggi con Aldo all'Informagiovani, o da te in merceria, o da Fabrizio nel suo ufficio. Nessuno può cancellare i nostri viaggi ad Orvieto, le serate in giro per i paesini della provincia di Chieti, il caffè in piazza Plebiscito. La nostra è stata una VERA amicizia, quelle disinteressate, spontanee, sincere, intense. Grazie per la tua bontà e il tuo animo puro. Non doveva andare così. Riposati adesso e vola in alto verso un posto migliore".

I funerali si svolgeranno domani, 5 agosto, alle 9.30 nella parrocchia di san Pietro a Lanciano. 04 ago. 2022

ALESSANDRO DI MATTEO

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