"Sono un disabile. Mi chiamo Nicola Masciangelo, sono malato di Sla e non ho potuto partecipare al matrimonio di mia nipote, lo scorso 8 dicembre. Un grande ricordo che mi accingevo di vivere e che mi è stato negato da incuria e menefreghismo". Sono le parole scritte con il lettore ottico di cui è dotato Masciangelo, 79 anni, di Lanciano (Ch), affetto da Sla e da un tumore e costretto su una sedia a rotelle.
La nipote ha celebrato al cerimonia nuziale nell'abbazia di San Giovanni in Venere in cui il nonno non è potuto entrare. Costretto a restare fuori dalla chiesa, parcheggiato sul prato... "Ero stato con mio figlio a fare un sopralluogo al monastero - fa sapere ancora ad Abruzzolive.tv - e ho notato che c'è un montascale in mostra, che non funziona. Da 5 anni, come mi hanno detto al Comune di Fossacesia (Ch), che non è colpa loro ma non è mai stata collaudata. Signori miei questo è uno schifo. Di chiunque sia la colpa, si tratta di incoscienti. Questa è pura incuria e sperpero di denaro. Avrei tanto da dirvi ma è meglio che mi fermo qui".
Aggiunge il figlio Carmine: "A mio padre è stata negata la possibilità di assistere al matrimonio della prima nipote. Siamo ben consci delle parole dure, ma non possiamo fare altro che denunciare pubblicamente quanto accaduto". Un problema, quello relativo al montascale predisposto a latere della gradinata dell'abbazia, che è stato sollevato più volte e portato all'attenzione dei mass media, ma che nonostante le promesse dalla Provincia di Chieti, a cui spetterebbe il collaudo dell'opera, rimane ancora ignorato.
"Qui - dice ad Abruzzolive.tv il presidente della Provincia, Francesco Menna - c'è una competenza diffusa, tra Prefettura, Provincia e Soprintendenza. Comunque darò la giusta accelerata".
Per il montascale sono stati spesi 50 mila euro, ma giace come cattedrale nel deserto, esposta alle intemperie ma soprattutto come un costoso e inutile soprammobile. 10 dic 2022
URANIO UCCI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
