Da alcuni anni si sta assistendo ad un’agonia degli sportelli bancari. Il 20 maggio scorso, 13 le filiali Bper chiuse in Abruzzo: Crecchio, Casalincontrada, Frisa, Ovindoli, Castelvecchio Subequo, Paglieta, Bucchianico, Lanciano, Miglianico, San Benedetto Dei Marsi, Luco dei Marsi, L’Aquila e Pescara.
Un processo accelerato anche dalla pandemia, che con i vari lockdown ha acuito le modalità digitali dei servizi bancari. E su questi provvedimenti che determinano carenza di servizi essenziali a beneficio di cittadini, l’ultima vibrata protesta si è registrata a Paglieta (Ch). Il primo cittadino, Ernesto Graziani, viste disattese le promesse da parte dei vertici dirigenziali della banca, che non solo ha proceduto alla chiusura dell’istituto di credito ma anche alla disattivazione del bancomat, ha messo nero su bianco e ha scritto alla dirigenza della Bper. "Dal 22 maggio - dice nella lettera - il Comune di Paglieta è stato privato di un essenziale servizio del quale beneficiavano i cittadini e i proprietari delle tante attività commerciali esistenti nel capoluogo: la filiale della banca di corso Vittorio Emanuele. L’amministrazione per evitare la soppressione della filiale si era immediatamente mobilitata, manifestando la propria contrarietà e quella della popolazione".
"A seguire, - aggiunge - era stata garantita una rapida soluzione per sopperire a tale disservizio ai danni dei correntisti, ma ad oggi nulla di fatto. Contrariamente alle rassicurazioni che erano state fornite - si fa ancora presente - avete proceduto, altresì, alla disinstallazione dello sportello bancomat e della cassa continua. Tale chiusura è causa di un enorme disagio e di un grave disservizio poiché impedisce l’esecuzione delle operazioni più semplici come quelle del prelievo di contanti. Infatti, come è facile immaginare, attualmente, la comunità di Paglieta è costretta a percorrere diversi chilometri per raggiungere il bancomat più vicino. Pertanto - conclude Graziani - in considerazione del gravissimo disservizio che ha comportato la predetta chiusura della filiale, vi chiedo l’immediata riapertura almeno dello sportello bancomat.
E va giù duro anche Ascom Abruzzo. "Detto e fatto, - dice in una nota -, nonostante incontri e prese di posizioni contrarie da parte dei sindaci dei centri interessati, la Bper- Banca popolare dell’Emilia Romagna in questi giorni ha provveduto a chiudere diverse filiali in Abruzzo, nelle varie province".
“Un taglio - commenta Angelo Allegrino, presidente di Ascom - che porta con sé una serie di disservizi e disagi alla popolazione, soprattutto nei piccoli centri e nelle aree interne. La politica, anche regionale, avrebbe dovuto prendere una posizione più incisiva e scongiurare i tagli previsti e annunciati da mesi, dall’ottobre 2021”.
Si tratta di un’iniziativa che, secondo Ascom, "mette in difficoltà migliaia di famiglie, anziani, risparmiatori, piccoli imprenditori, aziende e che appare incomprensibile in riferimento a determinate realtà, dove ci sono zone industriali, come la Val di Sangro (vedi Paglieta) o in città come Pescara".
"Negli ultimi decenni - ricorda Allegrino, - abbiamo assistito, a mano a mano, alla sparizione di tante banche, che pure rappresentavano un punto di riferimento per il credito e che rivestivano anche un ruolo essenziale, e la spoliazione, a quanto pare, prosegue senza sosta e imperterrita. Si tratta di iniziative infauste che rendono sempre più difficile l’accesso al credito e che vanno sempre più a ridurre servizi fondamentali per la popolazione. In alcuni comuni - termina - non solo sono stati chiusi gli sportelli, ma sono stati bloccati anche bancomat e cassa continua, come accaduto ad esempio a Paglieta, con giusta sollevazione del sindaco Ernesto Graziani, costringendo così i cittadini a fare chilometri con l’auto per un prelievo di denaro". 09 giu. 2022
LINDA CARAVAGGIO
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