Cantiere Sasi sotto sequestro tra Borrello, Rosello e Roio del Sangro: lavori senza valutazione ambientale
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Cantiere della società per il servizio idrico Sasi, con sede a Lanciano (Ch), sotto sequestro.

I sigilli sono stati apposti dai carabinieri forestali di Villa Santa Maria (Ch) che hanno così bloccato gli interventi per la captazione di acqua dal Monte Porrara e dalla sorgente Surienze, che dovrebbero servire a creare un collegamento per portare acqua in 14 piccoli centri.

E' stato anche denunciato il presidente della società acquedottistica "per aver avviato lavori, in un’area protetta e di rilevante valenza ambientale - il sito di importanza comunitaria che comprende l'Abetina di Rosello e le cascate del Rio Verde -, in assenza della prevista Valutazione di incidenza ambientale (Vinca) su cui la Regione Abruzzo, in qualità di autorità competente, deve obbligatoriamente esprimersi. La richiesta è stata inoltrata dalla Sasi ma finora non c'è alcuna risposta ufficiale dal Comitato regionale competente, che il 23 maggio scorso, aveva chiesto invece una serie di chiarimenti alla società acquedottistica del Chietino. 

Gli investigatori, che hanno agito su disposizione della Procura di Lanciano (Ch),  "ipotizzano la distruzione o la compromissione dello stato di conservazione di un sito naturale protetto. Il reato prevede l’arresto fino a 18 mesi e un’ammenda non inferiore a 3.000 euro".

Si ricorda - dice la Forestale - "come la Valutazione di Incidenza sia una procedura obbligatoria che ha la chiara finalità di valutare gli effetti, diretti o indiretti, di un intervento, di un progetto o di un programma di interventi sugli obiettivi di conservazione dettati dalla Rete Natura 2000 e sulle connessioni ecologiche". 

I controlli sono stati ordinati dopo gli esposti di Italia Nostra e del Wwf. Quest'ultima ha espresso preoccupazione circa "il potenziale impatto sulle cascate del Verde, spiegando come emergerebbero criticità e che non sarebbero state approfondite nello studio per la Valutazione d’incidenza e nelle relazioni allegate. Il Wwf ha pure rimarcato le "conseguenze negative di una eventuale scomparsa delle cascate, sia sulla biodiversità che sul turismo: dal 2021 ad oggi in 65.000 hanno visitato questi caratteristichi e ameni luoghi". Pure Italia Nostra ha contestato i lavori sottolineando che, sebbene bisogna garantire la fornitura di acqua, non si deve pensare alla captazione attualmente in essere sulla sorgente Surienze. “Sarebbe opportuno prima rifare le reti idriche di tutti comuni interessati - rimarca il presidente regionale di Italia Nostra, Pierluigi Vinciguerra - che consentirebbe di eliminare il fabbisogno di nuove captazioni visto che oggi, come accertato, si perde il 60% dell'acqua immessa nelle reti". 

Dubbiosi anche i sindaci di Borrello e di Rosello ai quali ha risposto l'Ente regionale per il eervizio idrico (Ersi). La nota recita che "gli interventi non prevedono alcuna nuova captazione poiché si limitano semplicemente ad un più razionale ed efficace utilizzo dei prelievi idrici già autorizzati. Nel progetto di "Tutela e messa in sicurezza della sorgente Surienze", - prosegue l'Ersi - è indicato un prelievo di 10 litri al secondo". La normativa di tutela dell'area fra le misure previste - si rimarca - "introduce il divieto di nuove captazioni ed in effetti i progetti non prevedono alcuna nuova captazione ma solo la messa in sicurezza di una captazione esistente".  06 giu. 2024

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