Lanciano (Ch) - “Un conto è la sicurezza reale... più furti, meno furti... Un conto è la sicurezza percepita rispetto a quello che viviamo... il vicino di casa aggredito, quello che ho visto in televisione, come l'attentato in Inghilterra, i ladri che hanno cercato di rubarmi... e non mi sento più sicuro... Mi preoccupo. Che cosa fare? Esistono infiltrazioni della criminalità organizzata in Abruzzo? Sì. A Vasto? Sì. Ma i furti a Lanciano non sono aumentati: ne vengono denunciati poco più di un centinaio all'anno. Come faccio, quindi, ad aumentare la percezione della sicurezza?”: così il comandante provinciale dei carabinieri di Chieti, il colonnello Luciano Calabrò, nell'incontro “Sicurezza e legalità” organizzato da Casartigiani a Lanciano, al Palazzo degli Studi. 

“Si potrebbero mettere più carabinieri in giro, - ha spiegato Calabrò - ma non è la soluzione. Più carabinieri uguale più sicurezza? Non è questo il teorema: il decremento dei reati non sarebbe direttamente proporzionale. E poi, per far ciò, dovremmo togliere qualche carabiniere a Roma, che è a forte rischio terrorismo, per spostarlo a Lanciano perché invece di 100 furti, nell'ultimo anno, ce ne sono stati 110? Oppure li andiamo a togliere nei piccoli paesi? Qui ci sono realtà con mille abitanti, come Pizzoferrato, o con 500 abitanti, con caserme che sono presìdi sicurezza tutto l'anno: provate ad andare dal sindaco e a dirgli che servono più carabinieri a Lanciano e che li togliamo da lì e vedete cosa succede. A Lanciano, tutto considerato, bastano 100 carabinieri e ci sono”. 

“La sicurezza – ha affermato Ombretta Mercurio, presidente Casartigiani Chieti – è una questione che ci tocca da vicino, ogni giorno. E, in questo momento, è priorità inderogabile, a cui va rivolta la massima attenzione. Non siamo tranquilli, non siamo sicuri. Ma legalità e sicurezza concorrono a creare anche sviluppo e produttività sul territorio”. Fabrizio Bomba, vice presidente Casartigiani Chieti: “Questo convegno nasce con l'idea di portare avanti le istanze degli associati che lamentano illegalità: attività abusive, lavoro nero, concorrenza sleale. Abbiamo voluto mettere sul tavolo questi problemi insieme agli organi competenti, per cercare insieme soluzioni”. 

“Lanciano – ha spiegato invece il colonnello Serafino Fiore, comandante provinciale Chieti della Guardia di Finanza – a livello di reati fiscali si colloca nella fascia intermedia, come un po' tutto il territorio. Nel 2016 abbiamo effettuato diverse attività riguardo al sommerso d'azienda: in provincia di Chieti abbiamo scovato 46 evasori totali, numero che quest'anno si andrà a raddoppiare. E poi ci sono lavoratori irregolari, in nero, regole di mercato non rispettate... Anche per la grave congiuntura e le difficoltà che viviamo”. Dario Buccella, consigliere nazionale e coordinatore regionale Casartigiani: “Dove vengono a mancare le imprese, viene a mancare anche la sicurezza, come sta succedendo a Lanciano. Furti, truffe, rapine, anche di giorno. C'è poca sicurezza”. Alfonso Frattura, avvocato Casartigiani: 'Stiamo attraversando un momento delicatissimo per la sicurezza nostra, dei nostri figli e delle aziende. Dovremmo essere più sicuri. Più tutelati”. 

Maria Ida Troilo, avvocato, moderatore dell'incontro: “A Lanciano attraversiamo un momento di grossa difficoltà. Dopo gli ultimi accadimenti – furti in casa e nelle scuole,, personaggi che delinquono abitualmente - c'è allarmismo. E l'amministrazione comunale in carica, che durante la campagna elettorale aveva promesso che si sarebbe occupata di sicurezza, non sta assolutamente mantenendo gli impegni presi”. 

Sulla figure di Borsellino e Falcone e sul loro sacrificio l'intervento di Rosaria Vecchi, procuratore facente funzioni a Lanciano che ha concluso: “Solo una classe dirigente pulita può salvare questo Paese”. E poi: “I cittadini fanno bene a chiedere maggiore sicurezza, ma a Lanciano ce l'hanno. Negli ultimi tempi c'è stata una recrudescenza di furti, a danno abitazioni e scuole. Ma cerchiamo di risolvere più casi possibili”. Angela Di Cicco, segretario dell'Ordine degli Avvocati di Lanciano si è soffermata sul ruolo, fondamentale, del tribunale di Lanciano, tra quelli a rischio chiusura in Abruzzo. La parlamentare Maria Amato: “Io ho imparato la legalità da mio padre... Mi è stato insegnato che le parole Stato e Giustizia si scrivono con la lettera maiuscola, perché vanno vissute con la lettera maiuscola. La legalità non può prescindere dalla giustizia sociale: con bisogno, povertà, necessità di arrangiarsi è facile trovare scorciatoie e commettere errori”. 30 maggio '17

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