Calcio. Max Pincione e il suo staff  a Lanciano: intervista di Abruzzolive.tv
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Max Pincione, l'imprenditore italo-americano che vuole guidare il Lanciano Calcio 1920, è giunto in Italia, e alloggia attualmente in un hotel appena fuori le porte di Lanciano (Ch). Lo abbiamo incontrato.

All'incontro erano presenti alcuni membri dello staff, in primis il direttore generale, Paolo Iapaolo; il nuovo direttore sportivo, Gianfranco Multineddu, e quello che dovrebbe essere il nuovo allenatore della compagine frentana, Cristiano Gagliarducci: in questo caso il condizionale è d'obbligo in quanto lo stesso ci ha detto che aspetta l'ufficialità della nomina.

E' sera, quando incontriamo la nuova dirigenza. Siamo attesi, e nella hall dell'albergo troviamo, impegnati in una chiacchierata amichevole, i vertici del Lanciano calcio versione 2021/22. Max Pincione, è il primo ad alzarsi per le presentazioni, e la domanda è d'obbligo: "La posso chiamare presidente? Un attimo di attesa, poi sorride... "Noi abbiamo solo un Presidente...", butta lì lui. Per quanto riguarda il Lanciano Calcio, continua, "stiamo aspettando la risoluzione di un problema burocratico, per la legge italiana. Il Lanciano è nostro, ma stiamo aspettando il via libera dalla Federazione sportiva per poter cominciare ad operare. Da parte nostra,  - afferma - abbiamo messo in opera tutti gli strumenti per avere il possesso del Lanciano, e anche il tribunale di Lanciano si è pronunciato con una sentenza a nostro favore. Stiamo mettendo in atto tutto quello che ci consigliano i nostri avvocati. Io non sono venuto in Italia per fare una squadra per partecipare ad un campionato, non mi interessa il terzo, quarto, quinto posto: io sono qui per vincere, non so se ci riuscirò, ma ce la metterò tutta. Pincione conclude la breve chiacchierata presentando le persone che lo aiuteranno nella sua avventura in terra frentana, ossia il direttore generale Paolo Iapaolo; il direttore sportivo Gianfranco Multineddu e Cristiano Gagliarducci, che siederà sulla panchina rossonera.

La parola passa al direttore generale Paolo Iapaolo, che si occuperà di tutta la parte finanziaria. Iapaolo ci dice che hanno avuto, nel pomeriggio, un incontro con un giardiniere del territorio, "per cercare di mettere mano allo stato pietoso del terreno di gioco dello stadio Guido Biondi". Un manto erboso "indecoroso" e che dovrà essere messo a posto per poter ospitare la squadra nei suoi primi appuntamenti calcistici della nuova stagione. Per quanto attiene al settore marketing e merchandising, Iapaolo ci dice che hanno inserito nell'organigramma societario Ivano Angelotti, un professionista di livello internazionale che potrà mettere a disposizione le proprie conoscenze e professionalità.

Il settore giovanile è una delle priorità, se non la principale priorità della proprietà americana, ci dice Iapaolo. Loro sono impegnati anche "nell'intercambio con giovani sauditi e americani che vogliono imparare la tattica di gioco italiana, molto richiesta in ambito internazionale". Altra questione "è riallacciare i rapporti con il territorio e la tifoseria". L'intenzione della nuova proprietà è quella di mettersi in contatto con le strutture scolastiche del luogo, per cercare delle collaborazioni durante l'anno. La questione tifosi, invece, è un po' più difficile da affrontare, bisogna vedere, afferma Iapaolo, "come evolverà le situazione dell'epidemia da Covid che ha penalizzato lo scorso anno tutto lo sport. L'intenzione è sicuramente quella di riportare i tifosi allo stadio, e di farlo in sicurezza".

A Gianfranco Multineddu, è affidato il compito di costruire il nuovo Lanciano calcio, per quanto attiene principalmente all'aspetto agonistico. Gli chiediamo se lui conosce il girone abruzzese di Eccellenza. "No - dichiara -, io conosco il calcio. La  stessa domanda mi è stata fatta quando andai in Sardegna al Tempio Pausania, e vincemmo lo scudetto. E' chiaro che non potremo conoscere le realtà con cui ci scontreremo, ma è nostra intenzione - continua Multineddu -, avere a disposizione giocatori che possono giocare tranquillamente a Trento come Canicattì. Noi conclude, crediamo in quello che facciamo e nelle nostre forze".

In attesa del semaforo verde, che possa dare l'avvio all'avventura di Max Pincione e del suo staff a Lanciano abbiamo fatto il nostro in bocca al lupo alla nuova, “burocrazia permettendo”, dirigenza del Lanciano Calcio 1920.

Uranio Ucci

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