La dirigenza del Lanciano Calcio 1920 ha incontrato una rappresentanza dei tifosi nella sala stampa della stadio "Guido Biondi". L'incontro, indetto dalla società, ha fatto seguito ai numerosi interrogativi che la tifoseria si è fatta nel corso delle ultime settimane in particolare sullo stato di salute della società, che ha visto la defezione dell'allenatore, Cristiano Gagliarducci, e del direttore sportivo, Gianfranco Multineddù, dopo la prima giornata di campionato, e le difficoltà avute per trovare dei sostituti.
La telenovela dei papabili è andata in onda per lungo tempo, prima di concludersi nel fine settimana scorso, quando Stefano Bellè ha firmato come nuovo tecnico della panchina frentana. Insieme a lui è arrivato il suo vice Davide Valbonesi e il nuovo direttore sportivo, Tonino D'Orazio. A questa decisione è seguito l'abbandono di Giulio Daleno, che aveva di fatto svolto le mansione di tecnico della squadra, durante tutto questo periodo, e di Francesco Bellitta, uno dei giocatori senior e comunque uno dei cardini della difesa rossonera. Di defezioni, o meglio di svincoli, ce ne sono stati altri, primo fra tutti quello di Jacopo Maltempi, che rivestiva il ruolo di secondo portiere, e che ha lasciato il Lanciano senza la maglia numero 12.
Quindi per rispondere a questi, e ad altri interrogativi, è stato indetto l'incontro con la tifoseria. La prima sorpresa è arrivata immediatamente: Max Pincione, patron rossonero, non era presente nel collegamento streaming da New York. Un impegno imprevisto ed improrogabile avrebbe impedito al presidente di risponedere alle domande. I primi malumori dei tifosi sono stati subito palesi. A fare gli onori di casa, c'è stato il direttore generale Paolo Iapaolo, ed in collegamento da New York, c'era l'avvocato Gleen Roberts; tra il pubblico era presente anche il ds Tonino D'Orazio.
Iapaolo ha spiegato la situazione, ha ripercorso le difficoltà economiche a cui la nuova società ha dovuto far fronte, ed affermato che è vero, il Lanciano è sotto organico, ma che stanno lavorando per portare rinforzi. Adesso con il nuovo allenatore e l'apporto del nuovo ds, si cercherà di rimediare alla situazione che si è venuta a creare. Altro punto dolente lo stadio: il manto erboso in brutte condizioni per le buche scavate da animali e la mancanza della certificazione antincendio, impediscono ai tifosi di poter accedere alle tribune. Il problema è più grave del previsto, e risiede nelle carenze elettriche ed idriche. Iapaolo non ha nascosto che, dopo aver provveduto all'apertura dell'acqua nelle condotte, queste ultime sono saltate in più punti lasciando l'impianto a secco.
Dal canto loro, i tifosi, almeno quelli dello zoccolo duro, gli ultras, hanno ribadito la loro vicinanza sempre e comunque alla maglia e ai colori rossoneri. Il loro posto è in curva, e vogliono che la dirigenza si impegni affinché anche quel settore possa essere rioccupato dai tifosi. Dal canto suo, Roberts, ha affermato che non può modificare delle decisioni che fanno capo a leggi o regolamenti, anche se farà tutto quanto in suo potere per cercare di accontentare i tifosi.
Alla fine gli animi si sono fatti più accesi: in sostanza gli ultras, sono stanchi delle solite parole a cui poi non sono seguiti i fatti. Il tempo dell'attesa sta per giungere al termine e se non ci sarà un cambio di rotta saranno prese decisioni drastiche. Non sono mancate affermazioni pesanti, del tipo... "Ma a voi chi vi ha chiamato?", "Se state qui, fate le cose in un certo modo altrimenti aria... e ve ne andate".
A gettare acqua sul fuoco ci ha pensato il nuovo ds con il suo intervento, affermando che il problema dell'apertura della curva sia più burocratico, ed auspica che con la nuova amministrazione comunale possa instaurarsi un dialogo proficuo.
La dirigenza ha confermato gli obiettivi dichiarati ad inizio campionato, quando disse di voler vincere il torneo, o comunque entrare nella griglia dei playoff. Vedremo quello che dirà il campo nel difficile match contro l'Avezzano. 27 ottobre 2021
Uranio Ucci
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