Stellantis. Alla ex Sevel terzo trimestre in rosso: netto calo della produzione

Stellantis... è profondo rosso. Così la Fim Cisl, in un documento, riassume i dati della produzione nei primi nove mesi del 2024. Dopo tre anni di crescita, essi sono negativi, rispetto all’anno precedente.

Realizzati, tra autovetture e mezzi commerciali, 387.600 veicoli, contro i 567.525 del 2023. Per la prima volta tutti gli stabilimenti sono in negativo.

Precisamente le autovetture registrano un -40,7%, con 237.700 vetture 'sfornate'.

La produzione dei veicoli commerciali, nello stabilimento di Atessa (Ch), nella ex Sevel, nei primi nove mesi è di 149.900 furgoni, con un -10,2%.

I numeri nel primo semestre erano positivi: si lavorava su 15 turni senza fermi per mancanza di materiale, con la previsione di produrre 255 mila veicoli commerciali (+11%). Tutto è cambiato, in peggio, dal 10 giugno: per 15 giorni sono stati collocati in cassa integrazione dai 400 ai 600 lavoratori a seguito di una diminuzione degli ordini dei cabinati, a causa di un calo del mercato dei camper.

La situazione è peggiorata a luglio, quando l’azienda ha comunicato un calo anche sulle produzioni dei Van, portando il numero degli addetti in cassa a 800. Al rientro dalle ferie il terzo turno è stato cancellato, con ammortizzatori sociali per circa 1.300. Dall'avvio della cassa ad oggi, sono circa 800 in media i dipendenti costretti a restare a casa. La cassa, al momento, è stata prorogata fino al 3 novembre.

"Siamo molto preoccupati - dice la Fim - per la sospensione del terzo turno e gli impatti che potrebbe determinare lo stabilimento polacco gemello situato a Gliwice, anche se abbiamo avuto notizie che anche lì hanno ridotto a due turni la produzione. Per noi, il sito abruzzese deve continuare a mantenere la leadership nei veicoli commerciali all'interno del gruppo; pertanto, la produzione italiana deve essere protetta e rafforzata. In questa direzione andrebbe la stabilizzazione dei 98 lavoratori in staff leasing presenti da anni".

"Non è accettabile - aggiunge il sindacato - che Stellantis continui a rinviare la questione nel tempo; non bisogna disperdere le professionalità su cui si è investito per così tanto tempo. Sempre nella logica di rafforzamento, ad Atessa si potrebbero produrre veicoli commerciali con la propulsione a celle a combustibile a idrogeno. Ad Atessa, leader nei veicoli commerciali leggeri, - viene ricordato - si realizzano oltre ai furgoni di Fiat e PSA, anche per Opel e Vauxhall e, dal 2024, quelli di Toyota. Nello stabilimento sono in produzione anche le versioni full-electric. L’investimento di potenziamento della nuova verniciatura, che non utilizza più i solventi e ha un minor impatto ambientale, è stato ultimato".

Il segretario generale Fim-Cisl, Ferdinando Uliano: "La situazione nel settore automotive si sta aggravando ogni giorno, servono risposte da UE, Governo, Stellantis e aziende della componentistica". E ricorda lo sciopero indetto dalla triplice - Fiom, Fim e Uilm - per 8 ore del settore metalmeccanico con manifestazione a Roma il 18 ottobre prossimo "per difendere l’occupazione e costruire il futuro dell’industria dell’auto". 02 ott. 2024

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